È chiamato anche Sacro Bosco o Villa delle Meraviglie, ma è conosciuto al grande pubblico come il Parco del Mostri. Si trova a Bomarzo, in provincia di Viterbo, Lazio ed è un complesso monumentale italiano. È un parco naturale arricchito da numerose sculture fatte in basalto che risalgono al XVI secolo e che ritraggono animali mitologici, divinità e mostri.
«Voi che pel mondo gite errando vaghi di veder meraviglie alte et stupende venite qua, dove son facce horrende, elefanti, leoni, orchi et draghi.», è questa una delle tante iscrizioni che puoi trovare in giro per questo parco.
In tanti hanno cercato di spiegare il ragionamento e la mente che hanno concepito questo labirinto di simboli. Si è arrivati a considerare temi antichi oltre che connessioni con la letteratura del Rinascimento, come Francesco Petrarca e il suo Canzoniere, Ludovico Ariosto con l’Orlando furioso o Bernardo Tasso con i poemi Amadigi e Floridant.
Ma nulla. Ancora oggi non esiste uno schema logico che possa ben interpretare le diverse fantastiche e oniriche costruzioni sparse nel Parco del Mostri di Bomarzo se non per un’iscrizione di John Shearman che dice: “Sol per sfogare il core” e racconta di “incredibili, piacevoli e soprattutto manifeste finzioni – prodotti d’evasione artistica e letteraria“. Quindi sarebbe tutto il frutto di un’ispirazione fugace e “mostruosa”.
Progettato dall’architetto e antiquario Pirro Ligorio su commissione del principe Pier Francesco Orsini (detto Vicino Orsini) e realizzato nel 1547 usando il perfetto stile artistico grotesque. Secondo alcune informazioni non ufficiali, la supervisione ai lavori fu affidata addirittura a Michelangelo Buonarroti.
In tempi recenti, il Parco dei Mostri tornò ai massimi splendori richiamando l’attenzione mondiale ed è famosa la visita nel 1948 di Salvador Dalì che proprio tra le sculture si fece fotografare in pose alquanto originali. Ecco di seguito il video della visita dell’artista spagnolo.
Di seguito i principali Mostri che adornano il Bosco Sacro di Bomarzo, secondo il percorso allestito nel secondo dopoguerra e attualmente ancora in uso:
- Le Sfingi
- Proteo (o Glauco)
- Il Mausoleo
- Ercole e Caco (o “Lotta tra giganti”)
- Il gruppo della Tartaruga e della Balena
- Fontana di Pegaso
- Ninfeo e Venere sulla conchiglia
- Il Teatro
- La Casa Pendente
- Piazzale dei Vasi, Nettuno e la Ninfa dormiente
- Cerere
- L’Elefante
- Il Drago
- L’Orco
- Il Vaso Gigante, la Panca Etrusca e l’Ariete
- Proserpina, Cerbero e il Piazzale delle Pigne
- Echidna, la Furia e i Leoni
- Il Tempio
Roberto De Ficis
www.robertodeficis.com
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