Il complesso termale di Vasto, l’antica Histonium, è il più grande dell’intera fascia Adriatica dell’Italia centro-meridionale. Risale al II secolo d.C. e fu scoperto grazie ad alcuni saggi di scavo eseguiti nel 1973-1974.
Da quella prima scoperta sono passati altri vent’anni prima che, tra il 1994 e il 1997, fossero riportati alla luce il mosaico del Nettuno e i vari ambienti del complesso.
Il mosaico è il più esteso delle terme con i suoi 170 metri quadrati di superficie. Presenta una decorazione con raffinati intrecci di elementi vegetali stilizzati, che definiscono tredici zone a forma di quadrifoglio. Nella zona centrale, spicca la figura del Nettuno, il quale regge un tridente nella mano sinistra e un delfino nella destra. La vasca del mosaico del Nettuno era molto probabilmente un frigidarium.
Negli altri campi è possibile ammirare: tre Nereidi, di cui due sul dorso di cavalli e una di un drago; la coda di un delfino; tre tritoni; un amorino.
I mosaici sono bicromatici: l’uso di tessere di fondo di colore bianco e avorio, unite a tessere nere, mette in rilievo i particolari anatomici delle figure. Questa tecnica non è molto attestata nella nostra penisola, ma è presente in numerose pavimentazioni africane. Da qui l’attribuzione a maestranze Nord-Africane, chiamate a Histonium da una ricca committenza: la famiglia locale degli Hosidii Getae, assurti alle più alte cariche dello Stato romano tra il I e il II secolo d.C., a cui peraltro si attribuisce la costruzione dell’anfiteatro – situato sotto piazza Rossetti e visibile da una lastra di vetro posta sul pavimento – e la sistemazione all’apparato idrico della città.
In seguito a una convenzione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, firmata nel 2011, la Delegazione FAI di Vasto promuove il luogo con visite e attività culturali.
DOVE: Via Adriatica, VASTO (Ch)
CONTATTI: 342 7270313, segreteriafaiabruzzomolise@fondoambiente.it
Maggiori info qui.
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