La Cattedrale o Duomo di Teramo (intitolata a Santa Maria Assunta), fu iniziata nel 1158 per volere del Vescovo Guido II e ampliata nel Trecento per ordine del Vescovo Nicolò degli Arcioni. Ulteriori modifiche risalgono alla seconda metà del ‘400 e al XVIII secolo, quando il Duomo fu trasformato secondo le forme corrispondenti allo stile barocco (quest’ultime sono state poi eliminate in seguito ad un intervento del 1932).
Influenzata sia da correnti artistiche romaniche che gotiche, la Cattedrale vanta due facciate. La prima si affaccia su Piazza Orsini, dove si possono ammirare le ultime trasformazioni volute dal Vescovo degli Arcioni che apportò sostanziali cambiamenti tamponando la parte alta del Duomo e creando un coronamento orizzontale con una “sobria merlatura ghibellina“.
La cattedrale, inoltre, può vantarsi del più bel campanile dell’arte gotico-lombarda dell’Abruzzo.
La parte più rilevante è quella superiore, grazie ad un vario insieme di decorazioni, con dischi di terracotta smaltata, giallo e turchino.
All’interno il Paliotto d’argento e il Polittico quattrocentesco di Sant’Agostino
Imponente l’interno, caratterizzato da una pianta divisa in tre navate, poggiate su colonne che sorreggono arcate a tutto sesto. Tra gli ornamenti spicca per pregio il Paliotto d’argento, opera di Nicola da Guardiagrele (1433 – 1448). Di notevole importanza anche il Polittico quattrocentesco di Sant’Agostino realizzato dal veneziano Jacobello del Fiore.
Foto di Francesco Moriconi
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