Laghi da visitare in Umbria? Un’oasi di freschezza, la natura è spesso incontaminata e bacini naturali o artificiali ospitano molte specie di flora e fauna. Sono così. In queste giornate calde, a volte non basta pensare a fare un tuffo in piscina… serve qualcosa in più. Allora perché non trovare un’oasi di frescura e relax in uno dei tanti laghi dell’Umbria, entrare in contatto con la natura e fare un tuffo?
Ecco i laghi che ti consigliamo di visitare durante una gita o una vacanza in Umbria
I laghi balneabili
- Lago Trasimeno: Il lago Trasimeno è un lago tettonico della provincia di Perugia, nella regione Umbria, ha una superficie di 128 km², il più esteso lago dell’Italia centrale, quarto tra i laghi d’Italia subito dopo il lago di Como; tale estensione si affianca però ad una scarsa profondità (media 4,3 m, massima 6 m), che lo fa classificare come un lago di tipo laminare. (Scopri di più)
- Lago di Corbara: Il lago di Corbara è un lago artificiale dell’Italia centrale, formatosi con la costruzione negli anni sessanta del bacino idroelettrico omonimo sul fiume Tevere. Prende il nome dalla frazione di Corbara, località del comune di Orvieto. Caratterizzato da rive frastagliate che si allungano dentro una profonda e stretta gola che si insinua fin quasi a Todi (gola del Forello), è costeggiato sulla sponda sinistra dalla strada statale 448. Fa parte, unitamente ai territori circostanti, del Parco fluviale del Tevere, area naturale protetta dell’Umbria. (Scopri di più)
- Lago di Piediluco: Il lago di Piediluco si trova nell’Italia centrale: sulle sue rive sorge il paese di Piediluco, frazione di Terni. Collocato alle propaggini sud-orientali dell’Umbria, con un ramo che sconfina nel Lazio, il lago di Piediluco, pur con un’ampiezza di 1,85 km², è il più grande bacino lacustre naturale della regione dopo il Trasimeno. Il nome sembra potersi interpretare come “ai piedi del bosco sacro”. Insieme ai laghi Lungo, di Ripasottile e di Ventina situati in provincia di Rieti, rappresenta uno dei resti dell’antico Lacus Velinus, grande bacino di origine alluvionale venutosi a formare a partire dal Quaternario. (Scopri di più)
Ecco gli altri belli da visitare
- Lago di Recentino: è un piccolo invaso di origine artificiale creato con lo sbarramento del torrente L’Aia ed alimentato da una derivazione del Fiume Nera. Si trova in Umbria, in provincia di Terni, nel territorio del comune di Narni ed è anche conosciuto come lago di Narni. Ha un volume di invaso massimo che si attesta sui 2 milioni di m³, in costante riduzione a causa dell’interramento della zona a monte dove confluisce il torrente che nel corso degli anni ha apportato molti detriti. L’ambiente umido del lago è di particolare interesse per la presenza di uccelli migratori. (Scopri di più)
- Lago di Alviano: L’Oasi naturalistica lago di Alviano è un’area naturale protetta gestita dal WWF Italia che si trova in Umbria, in provincia di Terni. L’area ha una superficie di circa 900 ettari, che ricadono principalmente nel territorio della frazione Madonna del Porto, nel comune di Guardea (dove si trova l’entrata dell’oasi), ma che si estendono anche in parte nei comuni di Alviano, Montecchio e Civitella d’Agliano. (Scopri di più)
- Lago di Arezzo: Il lago di Arezzo è un piccolo bacino artificiale sito in Umbria, a 400 metri s.l.m., tra la provincia di Terni e la provincia di Perugia, tra i monti Martani, lungo la strada provinciale 418 che conduce da Acquasparta a Spoleto. È anche conosciuto come “lago di Firenzuola”, dal nome del paese che lo domina. Venne formato intorno agli anni sessanta dallo sbarramento del torrente Maroggia. (Scopri di più)
- Lago di Aiso: nelle vicinanze di Bevagna, tra il verde dei campi, occhieggia l’Aiso, un piccolo lago di forma circolare che ha suscitato interesse e suggestioni fin dall’antichità. Nelle carte topografiche e nei documenti ufficiali del territorio, il Lago compare anche come Abisso o Abiso a indicare il mistero di una realtà nascosta, sfuggente e l’imperscrutabilità delle sue acque profonde, che mal si conciliano con la ridottissima superficie. Si tratta più precisamente di una risorgiva di grande valenza idrografica e naturalistica, per questo inserita tra i siti di rilevante interesse comunitario (SIC) (Scopri di più)
Foto di Alexandra Merz da Pixabay
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