La sagra del fungo porcino di Oriolo Romano torna in grande stile per la sua XVII esima edizione. Tre fine settimana, una di seguito all’altra, tutte dedicate a sua maestà il porcino. Non avrete scuse. Nessun alibi. Anche chi ha problemi con la celiachia, qui è atteso a braccia aperte. Il porcino di Oriolo Romano vi aspetta il 16,17,18 e ancora, 23, 24 e 30 settembre. Non è finita, sarete con noi anche il 1 e 2 ottobre.
Declinato in ogni modo, dalla zuppa, alla crema o ad accompagnare le bruschette, le fettuccine e le carni, il porcino vi farà innamorare, la seduzione è una delle sue qualità sin dai tempi dei degli Antichi Romani. Furono gli abitanti dell’Urbe i primi a chiamare “suillus” la varietà più nobile del fungo, che con i suoi profumi e sapori inconfondibili è da sempre sono sinonimo di buona cucina e di gioia di stare in tavola.
Giunta alla diciassettesima edizione, la Sagra proporrà i porcini sotto forma di una deliziosa crema per nobilitare le bruschette; con la loro polpa bianca che non cambia colore né all’aria né al tocco, i funghi saranno poi il condimento ideale delle fettuccine, nelle due versioni con e senza ragù, e l’ingrediente principale di una prelibata zuppa con i fagioli; fra i secondi, si potrà scegliere fra l’arista ai porcini, un particolare hamburger con crema ai porcini e i funghi fritti.
Nel paese che sorge nei pressi di Manziana, a soli 50 chilometri da Roma, lo stand gastronomico sarà aperto il venerdì solo a cena e il sabato e la domenica a pranzo (dalle 12.30) e a cena (dalle 19); grazie alla collaborazione con l’Associazione Italiana Celiachia sezione Lazio, il sabato e la domenica a pranzo e a cena sarà proposto anche un ricco menù gluten free per permettere a tutti di gustare queste specialità. Chi preferirà optare per le ricette tipiche dell’Alto Lazio potrà invece scegliere tra le bruschette con olio e sale (con o senza aglio), le fettuccine al ragù, la braciola, la salsiccia e la ventresca alla brace, le patatine fritte, le insalate e i dolci ed il meraviglioso Cremolato di More.
Organizzata dall’Associazione Culturale Oriolo Romano in collaborazione con il Comune, la Sagra del fungo porcino affiancherà alle delizie gastronomiche un ricco programma che spazia dagli spettacoli musicali ai mercatini fino alle mostre d’arte.
Ogni serata sarà animata da spettacoli musicali dal vivo: sul palco ci sarà spazio per un tributo ad Antonello Venditti con i Ragazzi del Tortuga, a Lucio Battisti, a Vasco; e ancora cover band di Renato Zero. Ci saranno i Work in Progress Band. Il tributo agli 883. Ci saranno i The Banana Split e i Wonderland.
Il 17 settembre alle 18 si esibiranno inoltre in una sfilata indimenticabile, i componenti del gruppo folkloristico La Racchia di Vejano! I bambini potranno divertirsi le domeniche pomeriggio con i ludobus, e il sabato e la domenica pomeriggio con i gonfiabili. Sui banchi del mercatino, i visitatori potranno scoprire la pasta fatta in casa, l’olio, il vino, le carni, i formaggi e i dolci, tutti prodotti a chilometro zero provenienti dalle aziende del territorio.
Come di consueto, la sagra prenderà vita in una location dal fascino unico, piazza Umberto I° dominata dall’imponente Palazzo Altieri; sulla pavimentazione che copre tutta la piazza, è disegnata una rosa dei venti che indica i punti cardinali rispetto ai quali sono orientate le quattro bocche da dove fuoriesce l’acqua della Fontana delle Picche, attribuita ad un allievo del Vignola. Nel Paese meritano una visita anche le chiese di S. Giorgio e S. Anna, oltre al Convento di S. Antonio da Padova, mentre poco fuori dall’abitato sorgono una splendida faggeta nominata patrimonio dell’Unesco e il Parco della Mola, che prende il nome da un vecchio mulino costruito nel 1573. Il tutto senza dimenticare l’affascinante parco di “Villa Altieri”, inserita da poco all’interno dell’elenco dei beni accreditati nella rete regionale delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico della Regione Lazio.
Date: 16,17,18, 23, 24 e 30 settembre. 1 e 2 ottobre.
Inviato da www.fuoriporta.org
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