I tronchi degli alberi del Parco antistante il Palazzo del Municipio sono stati vestiti a festa, per le prossime ricorrenze dell’inizio del mese di novembre, da un nutrito gruppo di donne che nelle ultime settimane hanno realizzato degli splendidi manufatti in lana, con l’arte della lavorazione a maglia. Fili di lana per intrecciare legami, per dire il rispetto nei confronti della natura che ci circonda e per lanciare un messaggio di concordia, di collaborazione e di unità nella comunità.
L’idea della bella e significativa installazione artistica è stata di Cinzia Franzé che, insieme a Valeria Iannotti, ha coordinato oltre 30 donne, dalle più giovani alle più sagge, nel progetto di rivestire gli alberi con i lavori di lana ai ferri: sciarpe arcobaleno, coperte patchwork, coccinelle e api, simboli dello sport, fiori e tante altre creazioni tutte realizzate con fili multicolori sapientemente intrecciati dalle pazienti e veloci dita di chi fin da bambina ha appreso questa antica arte domestica.
Quella messa in opera dalle “ragazze” tagliacozzesi è un tipo di street art chiamata Urban Knitting che prevede appunto l’utilizzo di filati, lavorazioni a maglia o ad uncinetto impiegati nella decorazione della città in sostituzione a bombolette spray e pittura.
Questa coloratissima tipologia d’arte è conosciuta anche come Yarn Bombing, letteralmente “bombardamento di filati”, e nasce negli Stati Uniti nel 2005, più precisamente in Texas, ad opera di Magda Sayeg, per diventare così una pratica globale, diffondendosi in tutto il mondo.
Il gruppo di “accanite lavoratrici” della lana hanno promesso nuovi “art attack” e la sfida che hanno lanciato è quella di coinvolgere anche gli uomini, ma non nell’allestimento, come è avvenuto in questa prima occasione, ma proprio nell’esecuzione dei lavori a maglia con i ferri.
La riscoperta del lavoro a maglia è di moda, come dimostra la sua diffusione tra alcune star di Hollywood da Julia Roberts a Cameron Diaz, da Sharon Stone a Sarah Jessica Parker che pare si portasse ferri e gomitoli sul set di “Sex and the city”. Il fatto che anche i maschi si siano avvicinati ai “ferri” è la prova che ogni giorno cadono stereotipi e luoghi comuni. Nelle grandi città non è raro imbattersi, magari alla fermata metro o in attesa del tram, in uomini vestiti di tutto punto o ragazzi con la borsa della palestra a tracolla che sferruzzano lavori a maglia col filo di lana. È un ottimo passatempo anti-stress e rilassante.
E mentre l’Amministrazione comunale ha ornato il centro della Città con le rotoballe di paglia a forma di zucche per la gioia dei più piccini, plauso e complimenti sono stati espressi dal Sindaco Vincenzo Giovagnorio che ha subito appoggiato la bella iniziativa delle artiste di strada: “Un messaggio di bellezza che sposa l’arte umana della lavorazione della lana al rispetto per la natura e all’etica della sostenibilità ambientale. Un grazie di cuore va alle oltre 30 artiste di strada, come hanno voluto denominarsi, che hanno così dato esempio di una comunità solidale e unita e di rispetto per ciò che ci circonda”.
Questi i nomi delle “artiste di strada”: Cinzia Franzé, Valeria Iannotti, Gaetana Acierno, Angela Cirigliano, Luisa Maiolini, Anna Maria Morgante, Laura Caredda, Marcella Mancini, Cristina Giannattasio, Rosina Pozzi, Azzurra De Santis, Nadia Ciucci, Federica Di Clemente, Angela Pellacchy, Laura Montico, Clementina Emili, Maria Masone, Ornella Di Renzo, Anna Maria Camonita, Alessandra Mastroddi, Annalisa Antonini, Anna Maria Morgante, Laura Giorgi, Giuliana Amicucci, Morena Torturo, Meri Crapanzano, Rosella Mastroddi, Maria Concetta Paris, Luisa Vitullo, Mina Cardilli, Luigina De Luca, Piacentina Mattioli, Luciana Cardinale.
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