Secondo un ben noto adagio, la lettura è il miglior modo di viaggiare senza muoversi di casa. Difficile contestare un assunto del genere, considerato come la letteratura si sia sempre dimostrata uno dei veicoli migliori per trasportare il lettore, almeno con la fantasia, in luoghi distanti, reali o meno che fossero. Se la potenza evocativa di un testo scritto rimane probabilmente senza pari, in grado com’è di sollecitare l’immaginazione di chi legge, non vanno comunque sottovalutati altri strumenti capaci di sostituire, almeno parzialmente, il viaggio: cinema e teatro per esempio hanno sempre capitalizzato la possibilità di creare uno spazio immaginario anche visivo, e lo stesso è stato fatto da un medium ancora più giovane come il videogioco. Per gli appassionati di videogaming, in effetti, è del tutto normale potersi muovere nello spazio e nel tempo, visitando le più diverse mete armati di controller.
Proprio questo viaggio è uno dei punti forti della saga di Assassin’s Creed, iniziata nel 2007: ogni titolo dell’ormai ultradecennale serie ha scelto una meta ben precisa, visitata durante un periodo storico particolarmente affascinante. Chiunque volesse avere un’immagine dell’Italia rinascimentale, per esempio, dovrebbe provare il secondo e terzo capitolo: la visita videoludica di città come Roma, Firenze e Venezia, immortalate a cavallo fra ‘400 e ‘500, è ancora oggi un’esperienza che vale la pena essere vissuta. Naturalmente il pacchetto viaggi non si conclude qui, e nei vari titoli si possono visitare anche Londra, nella seconda metà dell’800, e Parigi alla fine del ‘700: entrambe le città sono poi visitabili nella loro versione del nono secolo nell’ultimo titolo del franchise. Degni di nota anche l’Egitto del primo secolo a.C., così come il New England del 18esimo secolo.
I territori statunitensi, in effetti, sono un’altra destinazione tra le migliori esplorabili in ambito videoludico. Manhattan, per esempio, è interamente esplorabile in Marvel’s Spider-Man, titolo uscito nel 2018 che ricostruisce l’intera isola, con il vero skyline e i quartieri storici che si alternano agli edifici immaginari come la Torre degli Avengers nell’Upper East Side o il Sanctum Sanctorum nel Greenwich Village. Ovviamente gli USA, come meta di viaggio, non possono prescindere da ambientazioni western: proprio queste fanno da sfondo a Call of Juarez Bound in Blood, titolo del 2009 dove la forte componente narrativa porta a visitare varie località di Arizona e Arkansas nella seconda metà dell’800. Vale la pena citare la serie Red Dead Redemption, che sebbene non conduca in luoghi reali fa un lavoro eccellente nel ricreare le ambientazioni della frontiera americana. Non mancano poi esempi di titoli che, utilizzando semplicemente pochi ma riconoscibili simboli, siano in grado di evocare mete ben precise: è il caso di Buffalo Chief, una slot con jackpot in evidenza tra le numerose proposte online, che con alcuni simboli è in grado di trasportare il videogiocatore nelle pianure del Nord America popolate dai nativi americani.
Gli appassionati di storia e viaggi, poi, potrebbero trovare affascinante visitare Parigi durante l’occupazione degli anni ’40: proprio tale possibilità è offerta da The Saboteur, titolo del 2009 ispirato alla vera storia del pilota e agente segreto William Grover-Williams. Il videogioco propone un’ampia mappa di gioco basata sulla capitale francese, riprodotta con dovizia di particolari nei suoi luoghi storici: la Tour Eiffel, il Trocadero, Montmartre, l’Arc de Triomphe e il Moulin Rouge sono solo alcuni degli esempi di attrazioni parigine visitabili.
Merita menzione uno dei migliori titoli in grado di far visitare il Giappone: il recente Ghost of Tsushima. Basato sulla vera spedizione mongola che, nel 1274, sbarcò nell’arcipelago giapponese con l’obiettivo di conquistarne i territori, il titolo uscito nel 2020 ricostruisce con precisione sorprendente l’isola di Tsushima, non mancando di includere persino i versi reali della fauna della zona. Un lavoro certosino che, oltre che dagli appassionati di viaggi, è stato certificato come tale persino dalle autorità locali: la Prefettura di Nagasaki, che comprende l’isola in questione, ha stretto un accordo con gli sviluppatori del titolo riconoscendo come quest’ultimo sia stato in grado di promuovere il turismo sull’isola.Infine, tornando all’Italia, vale la pena ricordare The Town of Light, titolo dalla forte componente narrativa sviluppato dallo studio nostrano LKA. I videogiocatori sono chiamati a un viaggio con destinazione Volterra, ma piuttosto che gli affascinanti paesaggi della campagna toscana la meta specifica è l’ex ospedale psichiatrico cittadino: è la struttura a fare da sfondo alle vicende narrate, ponendosi come meta di un viaggio tanto videoludico quanto introspettivo.
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