La favola di Campo Imperatore / C’era una volta, nella magica Piana di Campo Imperatore, un luogo incantato avvolto dal manto di neve. Le strade tortuose come serpenti si snodavano attraverso colline e valli, tra alberi spogli e arbusti coperti di brina scintillante. In questo regno di ghiaccio e silenzio, la bellezza gelida si mescolava con il freddo penetrante.
In una fredda notte, quando la luna illuminava la terra come un gigante cristallo, viveva un giovane coraggioso. Egli, con il suo spirito audace, sentiva il richiamo dell’avventura nel cuore gelido della Piana. Deciso a esplorare le strade ghiacciate, si avventurò oltre l’ultimo villaggio.
Man mano che camminava, il vento tagliente faceva danzare la neve intorno a lui. Attraversò ponti di ghiaccio scintillante, superò colline coperte di pini innevati e si addentrò in un bosco incantato. Lì, incontrò una creatura magica, un cervo dagli occhi scintillanti, custode della bellezza del luogo.
L’incontro e la profezia
Il cervo gli sussurrò di una profezia: solo colui che avrebbe apprezzato la bellezza del ghiaccio e della neve avrebbe potuto salvare la Piana di Campo Imperatore dalla morsa del freddo eterno. Il giovane, guidato dalla forza del suo cuore e dalla bellezza che lo circondava, abbracciò la missione.
Incontrò creature del bosco, piccoli folletti e uccelli cantanti, ognuno dei quali gli insegnò l’importanza di apprezzare la propria unicità. Con coraggio, affrontò le prove della Piana: attraversò fiumi ghiacciati, scalò montagne di neve e sfidò il vento gelido.
L’ostacolo dei cristalli di ghiaccio
Arrivato al cuore della Piana, si trovò di fronte a un’enorme barriera di ghiaccio. La bellezza di quel luogo magico si rifletteva in ogni cristallo di ghiaccio, e comprese che la chiave per sconfiggere il freddo eterno era custodita nella bellezza stessa.
Con un gesto gentile, cominciò a plasmare la neve intorno a sé, creando sculture incantevoli che catturavano la luce della luna. La sua dedizione alla bellezza sciolse il ghiaccio che imprigionava la Piana, facendo emergere una luce calda e radiante.
Il coraggio del giovane
La profezia del cervo si avverò: il coraggio del giovane e la sua capacità di vedere la bellezza persino nel freddo più intenso salvarono la Piana di Campo Imperatore. Il ghiaccio si trasformò in acqua, i fiori sbocciarono sotto la neve e la terra risvegliò la sua vitalità.
Così, la Piana di Campo Imperatore ritrovò la sua armonia, grazie a un giovane coraggioso che aveva imparato a vedere la bellezza anche nei luoghi più impervi. E da quel giorno, la luce del solstizio d’inverno illuminò la Piana con un bagliore speciale, celebrando la forza della bellezza nel vincere il freddo e nel salvare il mondo dall’oscurità. (di Viaggiando Italia)
Foto di Samuele Bucci che ringraziamo per aver ispirato questa favola di Campo Imperatore. DI seguito la foto nel suo formato originale.
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