Domenica 10 novembre, a Scanno, tornerà a brillare uno degli eventi più antichi e affascinanti dell’Abruzzo: “Le Glorie”.
Questa celebrazione in onore di San Martino affonda le sue radici in riti pagani, trasformati nel tempo in un simbolo di devozione e comunità. Al calar della sera, enormi fasci di legna ammassati attorno al “palancone” verranno incendiati su tre poggi attorno al borgo – La Plaia, Cardella e San Martino – formando un anfiteatro di fuochi che illuminerà la valle in un’atmosfera mistica e senza tempo.
Le “Glorie” raggiungono altezze straordinarie, fino a venti metri, creando una scena suggestiva e spettacolare.
A rendere ancora più ricca l’esperienza, dal 8 al 10 novembre si terrà Deguscanno, evento che celebra l’estate di San Martino attraverso il gusto e la tradizione locale.
Degustazioni di piatti tipici, trekking immersivi nei caldi colori autunnali del Parco Nazionale d’Abruzzo e visite guidate nel borgo medievale di Scanno – la famosa “Città dei fotografi” – offriranno a tutti un’occasione unica per scoprire la storia, i sapori e le bellezze del luogo.
Le origini della tradizione della festa delle Glorie a Scanno
La festa delle “Glorie” di Scanno, in Abruzzo, ha origini antiche, legate a riti pagani delle civiltà agropastorali, che accendevano grandi fuochi per esorcizzare le paure legate al calo della luce solare e alle avversità atmosferiche con l’arrivo dell’inverno. Col tempo, la tradizione si è trasformata in una celebrazione cristiana per San Martino, il santo noto per aver diviso il suo mantello con un povero viandante. A Scanno, questa celebrazione si collega anche alla figura di San Bernardino da Siena, che nel 423 d.C. usò il fuoco come simbolo di pace per fermare guerre locali.
L’evento, preparato con entusiasmo dai giovani, prevede la raccolta di legna già da ottobre. Le cataste vengono assemblate con cura intorno al “palancone”, una struttura centrale che raggiunge i venti metri di altezza e che sarà incendiata su tre poggi: La Plaia, Cardella e San Martino.
Al tramonto del 10 novembre, i falò vengono accesi contemporaneamente, creando un’atmosfera suggestiva e festosa. I bambini, con il volto annerito dalla fuliggine, cantano e danzano intorno alle fiamme, e quando i falò si spengono, percorrono il paese con campanacci.
La tradizione prevede anche il dono scherzoso del “palancone” all’ultima sposa del paese e la preparazione di una focaccia tipica chiamata “Pizza coi quattrini”, a base di farina gialla, miele, noci e fichi secchi. Un tempo, al suo interno si nascondeva una moneta, simbolo di fortuna e abbondanza per i più piccoli.
Cosa visitare nei dintorni di Scanno?
Nei dintorni di Scanno, si possono esplorare numerosi luoghi affascinanti. Il Lago di Scanno, a pochi chilometri dal borgo, è una meta ideale per passeggiate rilassanti o gite in pedalò. Anche l’Eremo di San Domenico, situato in una suggestiva gola naturale, merita una visita per il suo fascino spirituale. Gli amanti della natura possono avventurarsi nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, con i suoi sentieri immersi in paesaggi incontaminati e fauna selvatica.
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