Chi vive da sempre in questi luoghi considera i Trabocchi parte integrante del paesaggio. Seppur meravigliosi sono considerati tutt’uno con questa parte di Costa. Ma vorrei parlare di quello che i Trabocchi invocano nei cuori e nelle anime di turisti che vengono a visitare la costa da molto lontano e per la prima volta.
Qualche giorno ero fa con una coppia di americani, marito e moglie sulla sessantina, che avevano già visitato diverse volte l’italia soffermandosi nelle località più note come Firenze, Venezia, Roma, la Costiera Amalfitana. In questo viaggio, per la prima volta, si sono immersi nell’Italia più vera, quella dei piccoli centri. Dopo qualche giorno a Sulmona e Pacentro, sono arrivati sulla Costa, a Vasto. Li ho incontrati all’ingresso della riserva naturale di Punta Aderci e mi sono offerto di accompagnarli per un po’. Arrivati sul promontorio di Punta Aderci sono rimasti in silenzio per qualche secondo e io restavo con un sorriso di soddisfazione e di orgoglio, cercando di immaginare l’impatto emozionale che avevano avuto. Poi lui: “Wonderful…” e sua moglie: “Magical architectures… humans, nature”.
Allego una foto scattata durante un giro in canoa che racconta il Trabocco di Punta Aderci dal punto di vista opposto a quello che si ha dal promontorio.
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