La mattina del 16 agosto 1960 Ettore Verì e Cesare Annecchini si trovarono davanti uno spettacolo incredibile.
Il mare era calmo, senza vento e il sole splendeva in cielo. I due amici uscirono in mare per una battuta di pesca e ben presto si accorsero di “una grande macchia scura, un’ombra che si faceva sempre più nitida” che, arrivata in superficie, si definì in una grande balena lunga quasi venti metri e pesante oltre settanta quintali.
La storia racconta che le parole furono “Laggiù soffia! Laggiù soffia! La gobba come una montagna di neve! È Moby Dick!”. Il corpo della balena fu trasferito a Vasto in località Punta Aderci dove è tuttora seppellito.
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