Che poi, chi non è mai stato al lago di Bomba?! Almeno per gli abruzzesi questo non è certo un posto nuovo! Semplice da raggiungere e dotato di diverse strutture e infrastrutture ricreative, il lago è una meta ambita nelle soleggiate domeniche d’estate! Ma lontana dal sole, lontana dall’estate e dal caldo, lontana dalle feste e dalle comitive, il lago di Bomba regala un paesaggio straordinario, nelle cui acque ferme si riflette a specchio il mondo.
Così in inverno, quando le acque del lago sono limpide, quando nessuno va al lago, quando i pesci tacciono, quando il cielo è pulito, l’aria è fresca e il tramonto si avvicina; la natura apre il sipario ad uno degli spettacoli più emozionanti che possa regalarci.
La poltrona in velluto rosso è sul versante nord-est del lago, sulle pietre a riva; da qui la vista è privilegiata e il copione sembra essere stato scritto solo per noi. Il protagonista della scena è il tramonto, un tramonto d’inverno, uno di quei tramonti dai toni pastello, che fanno del cielo un paradiso e alleggeriscono l’anima. Il cielo cattura i colori e il lago ne ripropone un riflesso perfetto.
L’acqua è fredda e limpida a tal punto da vedere il fondo, a tal punto da portare il tramonto dal cielo alla terra dove l’orizzonte si perde e la profondità dello spazio svanisce nella percezione dell’infinito. A completare la scena, sullo sfondo, svetta innevata la montagna che consapevole dello spettacolo, attende il sole che dietro di lei si nasconde.
La scena è prorompente e delicata allo stesso tempo, carica di silenzio e calma.
Sono seduta a riva del lago di Bomba, sul versante est con lo sguardo verso nord-ovest, è un pomeriggio di febbraio, il lago è solo, l’aria è fresca, il cielo è pulito, l’acqua è limpida. Davanti a me uno spettacolo metafisico, uno di quelli che non mi fa porre domande né cercare risposte, né false pretese, ma solo ringraziare ed il silenzio osservare.
Un tramonto solitario e delicato in cielo e in terra.
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