Massa d’Albe. La storia del prosciugamento del Lago del Fucino, dei coloni che vissero ad Alba Fucens. La storia del sito archeologico simbolo della Marsica e della sua preziosa cultura, sotto le luci del tramonto, in un suggestivo spettacolo itinerante, con sullo sfondo l’imponente Monte Velino.
Sono già numerosi i consensi per #MemoryTracks, Elogio dello Scalpellino, lo spettacolo a firma del Teatro Lanciavicchio, che sarà riproposto in replica da stasera, venerdì 26 luglio, alle 18, fino a domenica 28.
#MemoryTracks, inserito nella rassegna History Trekking iniziata con due serate al Castello Piccolomini di Celano, questa volta ha accolto il pubblico ad Alba Fucens, nella frazione di Massa d’Albe.
Anche per lo spettacolo di questa sera sarà possibile essere accompagnati in joelette, grazie alla partecipazione dei ragazzi di Appennini for all, professionisti del turismo ambientale accessibile a chiunque, anche ai disabili (prenotazione joelette 349 3142544).
#MemoryTracks è un progetto site specific, nato per Alba Fucens dalla ricerca continua che il Teatro Lanciavicchio promuove nella innovazione dei linguaggi e nella elaborazione di nuovi modelli di relazione/incontro con il pubblico. Lo spettacolo è parte del progetto Sub Aquas: un’area di ricerca, inchiesta e sperimentazione che il Teatro Lanciavicchio ha elaborato nel 2001 a partire dalla riflessione sui temi della storia collettiva e del patrimonio culturale immateriale.
Lo spettacolo di ieri non è stato portato a termine per via della pioggia ma gli organizzatori hanno dato la possibilità ai presenti di tornare gratuitamente per una prossima data (info: 329 4995706).
Lo spettacolo #MemoryTracks
Attrici, attori, performer e musicisti danno vita alla storia di Alba Fucens e alle storie di persone che hanno attraversato nei secoli la colonia: imperatori, schiavi, liberti e artigiani, un’umanità che ha vissuto tra quelle pietre.
Un’umanità di cui oggi non rimane alcuna traccia.
Il Teatro Lanciavicchio, dopo un lungo lavoro di documentazione e ricerca bibliografica, ha elaborato una drammaturgia originale sulle tracce della memoria per raccontare quelle vite e conoscerle: attraverso suoni, canti, parole scolpite nelle pietre o nei libri di poeti.
Una passeggiata nella zona archeologica, in cui l’attraversamento dello spazio fisico coincide con l’incontro di donne e uomini che in quei luoghi hanno vissuto, quei muri hanno costruito e calpestato quelle strade.
Le loro vite si sono consumate tra quelle che per noi oggi sono solamente pietre senza vita, sepolte ormai tra i solchi, gli edifici e il paesaggio, e che un complesso lavoro di tessitura drammaturgica ha riannodato per restituirlo attraverso la voce teatrale.
Il progetto è stato ideato da Stefania Evandro, che ha anche curato i testi e la drammaturgia dello spettacolo e la regia insieme a Antonio Silvagni.
Le attrici e gli attori Angie Cabrera, Stefania Evandro, Alberto Santucci e Rita Scognamiglio con la musica eseguita dal vivo da Germana Rossi presteranno corpo e voce alle mille anime che nei secoli hanno attraversato la città romana.
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