Notte dei Faugni. L’appuntamento più magico della città vetusta, “Li Faegn”, prende il via la sera di mercoledì 7 dicembre 2022, alle ore 19, con l’accensione, in Piazza Duomo ad Atri (TE), di un grande falò. Dopo la benedizione del fuoco, è tradizione fare la veglia, rinnovando un antico rito che oggi rappresenta la perfetta commistione tra la cultura sacra e quella profana.
Durante tutta la notte, in attesa dell’alba, la città ducale si anima a festa con cenoni, canti, balli, musiche e riti propiziatori. Nasce così “La Notte dei Faugni”, suggestioni lontane dalle moderne e consumistiche notti bianche. All’alba dell’8 dicembre, al rintocco del “campanone” della Basilica Cattedrale, alle ore 5 del mattino, ci si raduna in Piazza Duomo dove, dal falò benedetto, acceso la sera precedente, vengono incendiati li “Faegn”, fasci di canne secche e ben legati tra loro.
Preceduti dalla banda cittadina, al suono dell’orecchiabile e inconfondibile marcia “Marisa”, centinaia di persone di ogni età, abbracciando ognuna il proprio “faugno”, sfilano in corteo. La Processione dei “Faugni” in Atri risale al periodo preromano, quando la città era la capitale del Piceno del Sud e le feste di fuochi in onore di Fauno, antica divinità pagana associata alla fertilità della terra, protettrice di pastori, greggi e agricoltura, erano organizzate in segno di purificazione e di buon auspicio per l’attività contadina.
I “Faugni” appaiono per la prima volta nei riti religiosi nel 431 d.C. con il concilio di Efeso. In seguito la cerimonia fu riproposta in occasione della traslazione della Santa Casa da Nazaret a Loreto, attuando un vero e proprio processo di “cristianizzazione” di un rito profondamente radicato nel mondo pagano. L’Abruzzo è una di quelle regioni che ha mantenuto intatta e viva la tradizione dei fuochi.
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