Si allarga ancora il circuito Cittaslow International che vede l’ingresso della città metropolitana turca di Antalya, Samobor in Croazia, le cinesi Yunping, Longbo e Nan’ao, e la cittadina di Chihshang a Taiwan. Per quanto riguarda l’Italia, new entry di Bellano in provincia di Lecco. Diventano così 301 le Cittaslow distribuite in tutto il mondo, una rete d’eccellenza per la realizzazione di progetti e attività a servizio dei cittadini e dell’ambiente, di uno stile di vita più sostenibile e slow.
A questo proposito, domenica 29 settembre 2024 si terrà la 15ª edizione della Giornata internazionale del buon vivere slow: tutte le Cittaslow sono già al lavoro, da Wando in Sud Corea fino a Chiaverano in Piemonte.
Vivere bene e slow
La Giornata internazionale del buon vivere slow permette a tutti i comuni coinvolti di realizzare attività che aiutino a promuovere la filosofia Cittaslow. Il valore della lentezza positiva, l’importanza dell’economia circolare, la resilienza e la giustizia sociale, e poi la sostenibilità e la cultura, sono alcuni dei principi che si trasformano in azioni concrete nel territorio.
Ecco perché Cittaslow promuove le diverse manifestazioni a tema organizzate nei vari comuni per l’occasione. Si va dal mercato Cittaslow con i produttori locali all’assemblea pubblica che spieghi i cardini dell’essere Cittaslow nelle diverse comunità, alla mostra fotografica. Domenica 29 settembre 2024, così come nei giorni prima e dopo, è tutto un fiorire di iniziative, da quelle di educazione civica nelle scuole agli orti didattici, alle rassegne artistiche, musicali, con artigiani e artisti di strada, produttori di cibo a chilometro zero, fino ai workshop sulla sostenibilità e il paesaggio. Un’occasione unica per toccare con mano i valori di Cittaslow e allo stesso tempo conoscere un territorio.
Bellano e il Museo del Latte
Un nuovo comune italiano entra a far parte della rete Cittaslow: Bellano. Il comune lombardo, in provincia di Lecco, ha risposto positivamente a oltre settanta requisiti, legati alle politiche energetiche e ambientali, infrastrutturali e sulla qualità urbana, agricole turistiche e artigianali, per l’ospitalità e la formazione, la coesione sociale e la capacità di creare partenariati.
“Città animate da uomini curiosi del tempo ritrovato, ricche di piazze, di teatri, di botteghe, di caffè, di ristoranti, di luoghi dello spirito, di paesaggi non violati, di artigiani affascinanti, dove l’uomo ancora riconosce il lento, benefico succedersi delle stagioni, ritmato dalla genuinità dei prodotti, rispettosi del gusto e della salute, della spontaneità dei riti” recita il Manifesto Cittaslow.
E a questo proposito, tra le diverse attrazioni che la località offre, a Vendrogno di Bellano si trova il Museo del Latte e della storia della Muggiasca (MUU). Si tratta di un museo etnografico nato nel 2008 con l’obiettivo di conservare e tramandare reperti e tradizioni legati alla vita e alla cultura materiale della Muggiasca, con una particolare attenzione alle fasi della lavorazione del latte. Non a caso il museo occupa i locali della ex-latteria turnaria, per quasi un secolo adibiti alla trasformazione del latte. L’intento del MUU, perfettamente in linea con la filosofia Cittaslow, è quello di promuovere una visione condivisa e sostenibile del territorio e dello sviluppo, come sintesi di economia e cultura. Oltre al latte, altri 4 itinerari conducono i visitatori tra diverse tematiche del bosco, della vita nei campi, del lavoro nella stalla, della casa e dei lavori femminili di una volta, oltre che di alcuni episodi di storia della Muggiasca.
Tra le principali attrazioni turistiche del paese, anche il percorso guidato all’Orrido di Bellano. Una gola naturale creata 15 milioni di anni fa dall’erosione del torrente Pioverna e del Ghiacciaio dell’Adda che, nel corso dei secoli, hanno modellato la roccia in gigantesche marmitte, tetri anfratti e suggestive spelonche. Un sistema di passerelle ancorate sulle alte pareti a picco sull’acqua permette di visitare lo stretto canyon regalando un panorama suggestivo e un’emozione unica.
Artigianato e gastronomia, l’autunno in Emilia Romagna
Il clima favorevole e i prodotti enogastronomici di stagione fanno dell’autunno un ottimo periodo per godersi le manifestazioni di paese. Abbiamo raccolto qualche spunto dalle Cittaslow dell’Emilia Romagna che propongono diversi eventi per l’autunno ispirati ai prodotti tipici.
Nella Cittaslow Santarcangelo di Romagna il 28 e il 29 settembre 2024 si tiene la Fiera di San Michele. Tradizione antica, la fiera ospita ogni anno 200 espositori del mondo dei prodotti agricoli, dell’artigianato, attrezzature e animali da compagnia. Non solo, le giornate di festa sono anche l’occasione per organizzare iniziative dedicate agli animali, far conoscere imprese agricole e prodotti locali, valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico del territorio e promuovere stili di vita e scelte eco-friendly.
Nella Cittaslow Novellara, domenica 13 ottobre 2024 nella suggestiva cornice della Rocca dei Gonzaga si tiene l’imperdibile Novellara Balsamica, mostra mercato dei produttori locali, del buon cibo e dell’antiquariato. Ispirata alla grande tradizione dell’aceto, la festa prevede anche la scoperta delle varie fasi di preparazione dell’aceto e la visita all’acetaia.
La Cittaslow Borgo Val Di Taro si trasforma in un’oasi di sapori per la 49ª edizione della Fiera del Fungo di Borgotaro IGP nei weekend del 14-15 e 21-22 settembre 2024. Banchi enoagroalimentari mettono in mostra l’eccellenza dei prodotti locali, dai funghi, simbolo indiscusso della fiera, ai formaggi, salumi e vini. Il mercatino dell’ingegno offrirà opere artigianali uniche e originali, mentre il mercato non alimentare presenterà una varietà di prodotti, da abbigliamento ad articoli per la casa. E poi ancora raduni e attività pensate per i più piccoli.
Anche la pace, protagonista di Cittaslow
Tra i principi guida di Cittaslow ci sono anche la giustizia sociale e la pace, mai come in questo periodo tornata purtroppo tema di grande attualità. Durante l’Assemblea di Cittaslow International appena conclusasi a Città Sant’Angelo, in Abruzzo, si è parlato anche di pace, grazie alla testimonianza di Stefano Giaquinto, Sindaco della Città di Caiazzo. Un lungo percorso di dolore e riconciliazione, iniziato nel 1943 con la Strage di Monte Carmignano compiuta dall’esercito tedesco con l’uccisione di 22 persone e il successivo gemellaggio con la Comunità di Ochtendung in Germania, la patria dell’ufficiale tedesco responsabile dell’eccidio. I primi comprensibili dubbi hanno lasciato il posto nel tempo, grazie a incontri, scambi culturali e dialoghi sinceri, a una straordinaria occasione di avvicinamento, a dimostrare come la volontà di pace possa trasformare il dolore in speranza.
Ecco perché rientra a pieno titolo tra gli appuntamenti autunnali anche la Festa della pace della Cittaslow Pellegrino Parmense, in Emilia Romagna, il 21 e 22 settembre 2024. Due giorni per discutere e confrontarsi sulle problematiche della guerra e per approfondire allo stesso tempo le tante dimensioni della pace.
Cittaslow, Città del Buon Vivere
Lentezza positiva, economia circolare, resilienza, sostenibilità e cultura, giustizia sociale. Sono alcuni dei principi guida di Cittaslow, associazione che raggruppa piccoli comuni e città, fondata nel 1999 a Orvieto.
L’obiettivo delle Città del Buon Vivere, il cui slogan è “innovation by tradition”, è quello di preservare lo spirito della comunità, trasmettendo memoria e conoscenza alle nuove generazioni, per renderle consapevoli del loro patrimonio culturale. Ma anche promuovere e applicare innovazione tecnologica, di sistema e gestione, a favore della sostenibilità. Oggi Cittaslow è un marchio di qualità presente in 88 comuni italiani, connessi alla rete internazionale di 300 città, distribuite in 33 paesi. Un circuito di eccellenza, che vede ogni anno la realizzazione di progetti che concretamente migliorano la vita dei cittadini e del pianeta.
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