Immersa tra le dolci pieghe delle colline ciociare, Arpino si svela in questa splendida immagine notturna firmata Lucio Gentile come un gioiello incastonato nella roccia e nel tempo. Il borgo di Cicerone — antico, fiero e silenzioso — si accende di luce dorata, come se volesse raccontare al viaggiatore ogni sua pietra, ogni suo respiro.
Le case in pietra si arrampicano come pensieri sulle pendici del colle, guidate dalla presenza austera e luminosa della chiesa di San Michele Arcangelo, il cui campanile sembra voler dialogare con le stelle. Sullo sfondo, le torri medievali vegliano la notte come sentinelle della memoria: lì dove l’eco della filosofia latina ancora sembra sussurrare tra i vicoli.
Arpino non è solo un borgo da visitare, ma un’esperienza da vivere: un mosaico di epoche che si intrecciano in un’atmosfera sospesa, tra sacro e profano, natura e architettura, passato e presente. Passeggiare per le sue strade è come camminare tra le righe di un poema latino, mentre lo sguardo si perde tra scorci mozzafiato e dettagli scolpiti dal tempo.
Questa foto cattura l’essenza di Arpino con rara poesia: la quiete di una notte che parla di secoli, la bellezza autentica di un’Italia minore che ha molto da dire a chi sa ascoltare. Benvenuti ad Arpino, dove la storia è una carezza che illumina la notte.
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