C’è un prodotto che accomuna più o meno tutti i borghi d’Abruzzo: è il Mosto cotto che si ottiene pigiando le uve mature, filtrandole e messo in cottura in paioli di rame e fatto bollire fino alla riduzione fino a diventare 1/4 di quello di partenza. Il Mosto cotto presenta una buona densità quasi come l’olio e presenta un color violaceo scuro e ha un sapore molto dolce. Storicamente era il vitigno Montepulciano quello ad essere utilizzato, attualmente si usano anche altre varietà del territorio Chietino. Dopo la cottura viene lasciato raffreddare, riposare e si imbottiglia per la conservazione fino a 3 anni grazie al contenuto zuccherino che ne preserva la qualità. Il Mosto cotto spesso viene utilizzato in diverse preparazione dolciarie come, ad esempio, il ripieno dei calcionetti di Natale o delle neole (catarrette). Foto tratta da www.meteoweb.eu
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