Immaginate un borgo medievale -uno dei meglio conservati della provincia di Ancona-, che a fine novembre spalanca le porte dei suoi angoli più nascosti e suggestivi: dal 22 al 24 novembre 16 locali storici di Serra de’ Conti, normalmente inaccessibili, verranno adibiti a punti ristoro, ognuno col suo speciale menù dedicato al nostro presidio Slow Food, “la Cicerchia.”
Quello che compiamo ogni anno è un viaggio a ritroso nel tempo, perché mentre il mondo corre sempre più veloce verso l’omologazione, a Serra de’ Conti preferiamo immergerci nelle nostre tradizioni contadine, fatte di unicità, cura e pazienza. E perché no, anche un po’ di sana lentezza.
La cicerchia si seminava in primavera tra il granoturco assieme ai fagioli e ai ceci e si raccoglieva ad agosto. Le piantine riunite in piccoli fasci erano appese al sole e poi battute nell’aia: una buona scorta di cicerchie era una garanzia per l’inverno. Poi questo legume poverissimo è stato abbandonato e, per anni, l’unica cicerchia presente sul mercato è stata quella grande e insipida prodotta dalle multinazionali.
Quella di Serra de’ Conti ha una buccia poco coriacea e un gusto meno amaro delle altre varietà di cicerchie: non ha bisogno di lunghi tempi di ammollo e di cottura. Viene confusa con il cece, ma è ben più saporita e ricca di proteine.
Per questo motivo la nostra festa si propone di valorizzarla e celebrarla, e accanto alla zuppa di cicerchia in pagnotta (il piatto senz’altro più celebre della nostra festa) troverete abbinamenti ricercati e sfiziosi, che vi sorprenderanno senza perdere di vista la tradizione marchigiana: la polenta con farina di cicerchia, la crema di cicerchia con salsiccia e pancetta, o più semplicemente con i crostini di pane, la crescia con la farina di cicerchia, le chitarrine con guanciale, porcini e cicerchia… ma da noi questo legume è così versatile da essere sempre protagonista, persino nel brodetto di pesce!
La cicerchia è divenuta negli anni più duri simbolo di resilienza e elemento di identità attorno a cui i serrani si raccolgono: e così quest’anno alcuni commercianti hanno voluto dare il via al weekend di festa con un giorno d’anticipo.
Giovedì 21 novembre ci sarà un pre-evento unico e, se vogliamo, dal sapore un po’ milanese: il Fuori Cicerchia!
Fuori dal Centro Storico, ma dentro al mondo della cicerchia: Kali Natural Food vi attende dalla colazione all’aperitivo con gustose pietanze a base di cicerchia… persino dolci! A seguire il divertimento – e l’assaggio di cicerchia – continua presso il Monkey Pub, per cena e dopo-cena, per coccolare gli avventori che vorranno regalarsi un weekend di festa già a partire dal giovedì.
Non solo cibo però: dal venerdì alla domenica non mancheranno allegri stornelli, clown emozionali, trampolieri, spettacoli di fuoco e cantastorie itineranti.
Quest’anno incredibili novità: accanto alle caratteristiche street band per i vicoli del borgo vi saranno due attesissimi concerti in Piazza Gramsci, a partire dalla 00:00 con le spumeggianti Rimmel, che apriranno le danze il venerdì a suon di rock ‘n roll anni 50/60 tutto al femminile, per arrivare al sabato con i XGiove (miglior band emergente italiana del 2022 e finalisti all’Eurovision nel 2023) a 00:00.
Ci sarà ampio spazio per l’intrattenimento per famiglie, come il DivertiCirco di Circoplà e “Ci…Cerchiamo”, un laboratorio di danze popolari dedicato ai bambini a cura del Museo delle Arti Monastiche, domenica 24 novembre alle 17:00. Seguirà una restituzione in Piazza Gramsci alle ore 18:30, per divertirci e ritrovarci tutti insieme a ballare come si faceva un tempo.
Un’attenzione particolare è da sempre rivolta agli artigiani, al “saper fare”, a realtà un po’ dimenticate con l’avvento delle grandi catene e del lavoro in serie.
Per questo una selezione di mestieranti ridarà vita ad antiche lavorazioni in legno, terrecotte, in rame, in vimini, con spighe di lavanda e ovviamente ricami e cucito.
La festa offre spazi espositivi ai produttori agricoli, quelli di qualità, quelli che non si trovano al supermercato, quelli che ti fanno assaggiare i loro prodotti perché consapevoli della loro bontà e genuinità.
Dulcis in fundo l’Ospite d’Onore: quest’anno la scelta è ricaduta su Modigliantica di Mortani Maurizio con il suo “Mandorlato al Cioccolato di Modigliana”, dolce tipico riconosciuto nel 2010 come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (P.A.T.) Emilia-Romagna e dal 2015 inserito nell’ “Arca del Gusto Slow Food.
La nostra festa rispetta l’ambiente e da anni si serve di piatti, bicchieri e posate biodegradabili. In più quest’anno, per ridurre il consumo di bottiglie in plastica, verranno utilizzate bottiglie in vetro riempite per l’occasione un’ora prima dell’inizio della festa (alle ore 18:00 circa) recandoci tutti alle cannelle pubbliche del centro storico, rievocando così l’antica Festa delle Cannelle a Serra de’ Conti… perché “quando apriamo il rubinetto e vediamo scorrere l’acqua, non dobbiamo darlo per scontato.”
Non è un caso che quest’evento eno-gastronomico abbia ottenuto l’ufficiale riconoscimento di Sagra di Qualità dalla Regione Marche, una delle pochissime della nostra regione… vi abbiamo convinto?
Lasciamo a voi l’ultima parola dopo avervi dato appuntamento a Serra de’ Conti, per il 22-23- 24 novembre!
La sagra di qualità più amata della valle del Misa e del Nevola sarà come sempre a ingresso gratuito, e con il servizio bus navetta dalla zona artigianale (area sosta camper) al centro storico dalle ore 19.00 alle 2.00 – il sabato – e dalle 11.30 alle 22.00 – la domenica.Parola d’ordine… #Ci_cerchiamoConGusto!
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