[Se non hai ancora letto la puntata 4, eccola qui].
L’alba dipinge di rosa e arancio il profilo costiero mentre MSC Sinfonia attracca dolcemente nel porto di Izmir, antica Smirne, terza città della Turchia per importanza e presunta patria di Omero.
Oggi la nave da crociera, con i suoi viaggiatori entusiasti, fa scalo in questo strategico porto dell’Egeo, punto di partenza ideale per una delle escursioni più affascinanti della costa turca: il sito archeologico di Efeso.
Izmir moderna: primo assaggio di Turchia
Lasciata la nave e sbrigate le formalità portuali, i passeggeri vengono accolti da moderni bus turistici allineati sul molo. La moderna area portuale di Izmir sta attraversando una fase di profonda trasformazione, con progetti ambiziosi che prevedono spazi verdi, lagune artificiali e strutture di accoglienza all’avanguardia per i crocieristi. Mentre il bus si allontana dal mare, la guida inizia a raccontare la storia millenaria di questa città portuale dalla posizione strategica.
Il tour panoramico della “Perla dell’Egeo” rivela una metropoli in bilico tra passato e futuro. Attraversiamo viali alberati fiancheggiati da eleganti edifici in stile europeo, testimonianza dell’importante comunità levantina che qui prosperò nei secoli passati. Il bus costeggia la splendida Kordon, lungomare simbolo della città con i suoi caffè alla moda e i caratteristici edifici che si specchiano nel mare. Ammiriamo piazza Konak con la sua iconica Torre dell’Orologio e il pittoresco bazar di Kemeralti, dove spezie, tappeti e tè turco creano un caleidoscopio di colori e profumi.
Dopo circa un’ora di viaggio attraverso la campagna turca, tra uliveti centenari e villaggi rurali, l’atmosfera sul bus cambia e si avverte un certo fermento: stiamo per entrare in uno dei siti archeologici più impressionanti del Mediterraneo.
Efeso: quando l’antichità classica ritorna in vita
Il bus si ferma nel parcheggio principale e scendiamo entusiasti mentre la guida distribuisce le audioguide e inizia a introdurci alla storia di questo luogo straordinario. Efeso, patrimonio mondiale dell’UNESCO, fu in passato una delle più grandi metropoli del mondo antico, con circa 250.000 abitanti durante il suo apogeo nel periodo romano. Capitale della provincia romana d’Asia, era un crocevia di commerci, culture e religioni, e ospitava uno dei templi più grandiosi dell’antichità, dedicato alla dea Artemide e considerato una delle Sette Meraviglie del Mondo Antico.
La guida spiega che nonostante l’impressionante stato di conservazione del sito, solo il 20% dell’antica Efeso è stato finora riportato alla luce. Il resto rimane ancora sepolto sotto strati di terra, promettendo future scoperte archeologiche. L’entusiasmo cresce mentre ci addentriamo nel cuore del sito, pronti a percorrere un itinerario che ci porterà indietro nel tempo.
Un viaggio nel cuore dell’antica Efeso
Il nostro percorso inizia dall’Agorà superiore, l’antica piazza pubblica dove si svolgevano attività politiche e commerciali. Qui la guida ci indica i resti del Prytaneion, l’edificio che ospitava il consiglio cittadino e dove ardeva la fiamma sacra della città. Accanto si trovano le rovine del Tempio di Domiziano, dedicato al culto imperiale, testimonianza della romanizzazione della città.
Proseguiamo lungo la maestosa Via dei Cureti, un’arteria principale della città antica che collegava l’agorà superiore con la biblioteca di Celso. La strada, pavimentata in marmo e fiancheggiata da colonne, era dedicata alla vita civile. Mentre camminiamo, la guida ci fa notare i dettagli architettonici e le iscrizioni che raccontano la vita quotidiana nell’antica Efeso.
Una deviazione ci porta alle Domus Terrazzate, un complesso residenziale di lusso dove viveva l’élite cittadina. Con un biglietto supplementare (ma compreso nel costo dell’escursione prenotata a bordo della nave), possiamo ammirare queste antiche dimore nobiliari, alcune ancora in fase di restauro, ma che conservano splendidi affreschi e mosaici che testimoniano l’opulenza della vita romana. Le case, costruite su tre terrazzamenti per sfruttare la pendenza naturale del terreno, raccontano uno spaccato affascinante della vita privata dell’aristocrazia efesina.
Lo splendore della Biblioteca di Celso e il Teatro Grande
Proseguendo il nostro cammino, arriviamo finalmente davanti alla celebre Biblioteca di Celso, l’immagine più iconica di Efeso. La facciata restaurata di questo edificio del II secolo d.C. è semplicemente mozzafiato. La guida ci spiega che questa struttura non era solo una biblioteca contenente migliaia di pergamene, ma fungeva anche da tomba monumentale per Celso Polemaeanus, un governatore romano. Le nicchie della facciata ospitavano un tempo statue allegoriche rappresentanti le virtù del sapere: Saggezza, Conoscenza, Intelligenza e Virtù.
La nostra passeggiata continua lungo la Via di Marmo, un’antica strada pavimentata che collegava la Biblioteca di Celso con il Teatro Grande. I solchi visibili nella pavimentazione testimoniano il passaggio di innumerevoli carri nei secoli. Ai lati della via si possono ancora distinguere i resti di antichi negozi e botteghe.
Raggiungiamo l’Agorà inferiore, l’antico mercato dove si svolgevano gli scambi commerciali. La guida ci illustra come questo spazio fosse il cuore pulsante dell’economia cittadina, dove mercanti da tutto il Mediterraneo venivano a vendere le loro merci.
Il nostro percorso culmina con la visita al Teatro Grande (attualmente in ristrutturazione), una struttura imponente che poteva ospitare fino a 25.000 spettatori. Seduti sugli antichi gradini, non possiamo fare a meno di immaginare gli spettacoli teatrali e le assemblee politiche che qui si svolgevano. La guida ci racconta che in questo teatro si tennero anche i famosi tumulti contro l’apostolo Paolo, narrati negli Atti degli Apostoli, quando gli artigiani che producevano statuette della dea Artemide temevano che la predicazione cristiana potesse danneggiare il loro commercio.
Pausa rilassante e ritorno a bordo
Dopo circa due ore di esplorazione, il gruppo si concede una meritata pausa in uno dei caffè che circondano l’area archeologica. Sorseggiando un tè turco servito nei caratteristici bicchieri a forma di tulipano, confrontiamo le impressioni sulla visita mentre alcuni approfittano per acquistare souvenir nei negozi vicini: riproduzioni in miniatura della Biblioteca di Celso, cartoline, gioielli ispirati ai motivi antichi.
Rifocillati e con i cellulari pieni di immagini indimenticabili, risaliamo sul bus per il viaggio di ritorno verso Izmir. Durante il tragitto, la guida risponde alle ultime domande e offre interessanti spunti sulla storia della regione e sulle connessioni tra l’antica Efeso e la moderna Turchia.
Al nostro arrivo al porto di Izmir, il profilo della MSC Sinfonia ci accoglie come un benvenuto a casa. Mentre risaliamo a bordo, portiamo con noi non solo souvenir materiali, ma soprattutto il ricordo vivido di aver camminato lungo le stesse strade calpestate da imperatori, mercanti, filosofi e santi di duemila anni fa. La crociera continuerà verso altre destinazioni affascinanti, ma l’eco dell’antica Efeso risuonerà ancora a lungo nei nostri ricordi di viaggio.
Puntate precedenti:
- Crociera nel Mediterraneo: arrivo a Bari e salita a bordo. Punt. 1
- Crociera nel Mediterraneo: alla scoperta della nave e un appuntamento speciale. Punt. 2
- Crociera nel Mediterraneo: arrivo nel porto di Pireo e scoperta dell’Acropoli di Atene. Punt. 3
- Crociera nel Mediterraneo: Atene tra presente e passato: un viaggio tra antiche meraviglie. Punt. 4
Puntate successive
- in programmazione
Frase da ricordare: “Siamo tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti ma non uccisi.”. (San Paolo Apostolo)
Colonna sonora: Dimitri Kantemiroğlu – Hüseynî Peşrev (Alla Turca Kollektif)
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