Evento organizzato dalla Compagnia delle Guide Gran Sasso d’Italia. Partendo nei pressi dell’abitato di Ripe prenderemo il sentiero 418 che risale a mezza costa sul versante delle gole che si sviluppa verso il Monte Foltrone. A inizio percorso ci imbatteremo con un’antica caciara perfettamente conservata (l’unica presente sulla montagna di Campli).
Durante il cammino incontreremo diversi affacci sulle gole del Salinello: particolarmente suggestiva la vista sull’eremo di Santa Maria Scalena, ubicato sulla parete antistante che degrada a picco sul Salinello.
Dopo circa un’ora di cammino arriveremo al “belvedere”, uno spettacolare affaccio sulle gole. Da qui inizieremo a scendere per un ripido sentiero che in circa 20 minuti ci condurrà nei pressi dell’eremo. Per accedere alla cavità dovremo passare per una piccola strettoia aiutandoci con un cavo fisso.
L’Eremo, pur nell’estrema povertà di ciò che è rimasto, conserva bene i segni della presenza eremitica. E’ un luogo particolarmente suggestivo, carico di energia e spiritualità
Dopo una sosta riprenderemo il cammino per scendere alle gole del Salinello: in circa 40 minuti, percorrendo un sentiero in parte esposto ma attrezzato con delle corde fisse, arriveremo sull’alveo del fiume.
Qui inizierà la parte più rilassante dell’escursione: la scarsa presenza d’acqua ci consentirà di attraversare senza grossi problemi la parte più bella delle gole in un punto in cui le pareti sono così vicine da formare un vero e proprio canyon. Proseguendo, incontreremo la traccia che ci condurrà alla spettacolare cascata del Caccamo.
Una volta risaliti sul sentiero principale, prima di rientrare a Ripe e quindi alle auto, ci fermeremo a visitare le grotte di Sant’Angelo, dedicate, a partire dall’epoca cristiana, al culto di San Michele Arcangelo. Si tratta tre grosse cavità, vissute fin dall’epoca preistorica e che furono a partire dal 1200 luogo di eremitaggio.
GLI EREMI DEL SALINELLO
I Monti Gemelli, grazie alla particolare conformazione delle gole, ripide ed impervie, hanno costituito in epoca medievale il luogo ideale per la pratica dell’eremitaggio.
Molte delle numerose grotte e incavi naturali presenti sulle pareti della valle furono frequentate fin dal Paleolitico. Nel periodo medioevale, sotto la spinta di un crescente fervore religioso, vi sorsero numerosi luoghi di culto.
Secondo una tradizione eremitica di tipo orientale, alcuni di questi hanno una collocazione molto impervia; come nidi d’aquila sono ricavati in piccole cavità sulle pareti delle gole, raggiungibili solo attraverso ripidi sentieri.
LE GOLE DEL SALINELLO
Le gole sono le pareti scavate dal fiume Salinello nel corso dei secoli tra i due monti Gemelli, la montagna di Campli e quella dei Fiori.
Si tratta di un vero e proprio canyon modellato dal lento lavorio dell’acqua che ha eroso la roccia. Lo spettacolo è impreziosito dalla presenza di una straordinaria vegetazione.
Inoltre la conformazione delle gole con le sue alte pareti ha permesso l’insediamento di specie di uccelli davvero uniche tra cui l’aquila reale.
Per maggiori informazioni e dettagli per la partecipazione sono disponibili a questa pagina.
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