Nel cuore dell’Abruzzo, nella provincia di Teramo, si cela un luogo affascinante e quasi dimenticato: Faraone, una frazione del comune di Sant’Egidio alla Vibrata. Questo borgo, che lentamente sta scomparendo, è stato divorato dal tempo e dalla natura, quasi nascosto agli occhi del mondo moderno. Ma è proprio questa sua aura di solitudine e silenzio a renderlo la meta perfetta per chi desidera scoprire un angolo di storia e bellezza autentica.
Il nome di Faraone risale al Medioevo e pare derivi dalla parola longobarda “fara,” che significa accampamento. Questo luogo antico è stato per lungo tempo abitato, ma la sua sorte ha subito una svolta drammatica nel 1950, quando un violento terremoto ha colpito la zona, causando ingenti danni alle strutture. Il 5 settembre di quell’anno, alle 4 del mattino, la terra ha tremato con una forza tale da spingere gli abitanti a lasciare il borgo. Questo evento ha aperto la strada alla creazione di un nuovo centro abitato, situato a breve distanza da quello vecchio. Il processo di migrazione e la completa realizzazione della nuova frazione hanno richiesto ben 15 anni.
Come si presenta oggi il borgo di Faraone antico?
Oggi, il vecchio borgo di Faraone appare come un autentico paese fantasma. Tuttavia, alcune tracce del suo passato rimangono ben conservate. Le due porte d’ingresso della cerchia muraria, che un tempo proteggevano il borgo, sono ancora visibili. Un tempo, per accedere a Faraone, si attraversava un ponte lavatoio che ora è stato sostituito da pezzi di terra che sovrastano il canale che un tempo portava le acque passate. La ricostruzione di Faraone è stata possibile grazie ai generosi finanziamenti ottenuti dal parroco dell’epoca, Don Giovanni Reale, che aveva amicizie influenti.
L’arco d’ingresso del paese è decorato con un bassorilievo raffigurante una Madonna con il Bambino, a cui San Giovannino offre il paese di Faraone come un gesto di invocazione per la protezione degli abitanti. Quest’opera è stata creata da Ghino Sassetti, uno scultore di fama nel secolo scorso. Subito dopo l’entrata in paese, si giunge a una piazzetta in cui sorge la Chiesa di Santa Maria delle Misericordie, risalente alla metà del Quattrocento. Inizialmente, fu costruita solo la parte muraria inferiore, mentre il resto della struttura fu aggiunto nei decenni successivi. L’aspetto attuale della chiesa è il risultato di restauri avvenuti nell’Ottocento.
Cosa si può visitare?
Nel cuore del borgo di Faraone Antico si erge imponente il palazzo dei Baroni Farina. Questo edificio, insieme alle famiglie Ranalli (che ancora possiedono gran parte delle terre di Faraone Nuovo) e Faragalli, rappresenta uno dei punti focali dell’antica aristocrazia terriera della zona. Il palazzo ha ospitato un convento di suore e, al pian terreno, un asilo. Ancora oggi, il soffitto del piano superiore è adornato con decorazioni dai colori armoniosi che raccontano la sua storia. Gli altri edifici, che in passato ospitavano un bar e l’ufficio postale, mostrano ora i segni evidenti del tempo e sono invasi dalla vegetazione.
Faraone a Sant’Egidio alla Vibrata è un luogo che incanta per la sua atmosfera di solitudine e il suo patrimonio storico. Se siete alla ricerca di una fuga dalla frenesia della vita moderna e volete scoprire un angolo di Abruzzo ricco di storia e bellezza, questo borgo dimenticato potrebbe essere la meta ideale per la vostra prossima avventura.
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