Torna il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con l’apertura eccezionale di oltre 750 luoghi inaccessibili o poco noti. Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l’appuntamento con le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. La manifestazione di punta del FAI, giunta alla 31ª edizione, offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire sorprendenti tesori d’arte e natura in tutta Italia, partecipando alle visite a contributo libero proposte dai volontari della Fondazione in oltre 750 luoghi in 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti (l’elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione saranno pubblicate su questo sito dal 15 marzo).
Dalle grandi città ai piccoli centri saranno 750 i luoghi visitabili nelle due giornate. Di seguito un focus sui luoghi aperti nelle grandi città, dal nord al sud.
Ecco alcune aperture straordinarie nelle grandi città
A Roma apertura straordinaria di Palazzo Piacentini, inaugurato nel 1932 come Ministero delle Corporazioni, oggi delle Imprese e del Made in Italy, nei cui spazi monumentali sono conservate opere di Sironi, Prampolini, Depero.
A Milano verrà riaperto il Centro di produzione RAI di Corso Sempione, ideato da Gio Ponti in collaborazione con Nino Bertolaia ed entrato in funzione nel 1952. Restando in Lombardia, a Brescia, Capitale Italiana della Cultura 2023 insieme a Bergamo, sarà visitabile in via eccezionale il settecentesco Palazzo Chizzola Porro Schiaffinati, sede della Soprintendenza, con un imponente soffitto affrescato da Carlo Innocenzo Carloni.
A Napoli si scoprirà l’imponente Palazzo Salerno in piazza del Plebiscito, di solito non visitabile in quanto sede del Comando delle Forze Operative del Sud, che racchiude un inatteso giardino e innumerevoli ambienti appena restaurati, mentre a Ercolano (NA) si potrà accedere all’Osservatorio Vesuviano, il più antico osservatorio vulcanologico del mondo, fondato nel 1841 da Ferdinando II di Borbone e oggi una delle sedi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
A Torino Palazzo Ferrero d’Ormea, sede della Banca d’Italia dal 1893, dove saranno visitabili, oltre al salone centrale e allo scalone d’onore, il caveau, le sale di rappresentanza e gli uffici al primo piano;
A Firenze porte aperte (solo per iscritti FAI) alla Fondazione Longhi, casa del grande storico dell’arte Roberto Longhi e dal 1971 sede della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte da lui voluta, dove si conserva, oltre al Ragazzo morso da un ramarro di Caravaggio, una straordinaria collezione di opere di Guido Reni, Battistello Caracciolo, De Pisis, Morandi.
A Venezia visite eccezionali al Tribunale, dove si ammireranno la sala della Corte d’Assise e l’aula Manlio Capitolo, progettata da Carlo Scarpa, di cui conserva tutto l’arredo originario;
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