Per la rubrica “I Turisti raccontano”, creata grazie ai contributi fotografici di nostri lettori, oggi ti presentiamo e ti invitiamo alla visita del Parco Archeologico di Vulci. Grazie, infatti, alle foto inviate da Danilo Pettinari sul gruppo Viaggiando Lazio (gruppo ufficiale) possiamo ammirare la bellezza e il valore storico-culturale di questo luogo. Danilo accompagna le sue foto dicendo: “Parco archeologico naturalistico di Vulci, perfetto connubio tra cultura e natura. Una gita sicuramente consigliata“.
L’antica città di Vulci, di origine etrusca, venne distrutta nel 280 a.C. Dai romani. Della città etrusca rimangono oggi numerosi ruderi ed un grande numero di tombe, custodite nella necropoli, circa 30,000.
Il parco archeologico e naturalistico di Vulci si estende per circa 120 ettari.I ruderi che oggi è possibile visitare risalgono sia al periodo etrusco che a quello romano, tra le costruzioni di maggiore rilevanza:
- Cinta Muraria, realizzata in blocchi di tufo e con cinque porte di accesso, delle quali ancora oggi 3 sono in ottimo stato di conservazione.
- Tempio Grande, risalente al IV secolo a.C., e restaurato in età imperiale
- Foro, risalente probabilmente al II secolo
- Domus del Criptoportico, area residenziale gentilizio, risalente al II secolo a.C. Appartenne ad una nobile famiglia, come dimostrano le decorazioni dell’edificio, splendidi mosaici a pavimento
- Un Mitreo, santuario dedicato alla dea Mithra, risalente al III secolo
- Necropoli, dove si trovano ad esempio la Tomba dei Soffitti, risalenti al VII secolo a.C., la Tomba François, probabilmente la più celebre, il Tumulo della Cuccumella e la Tomba delle Iscrizioni
Per maggiori informazioni su questo sito archeologico, ti lasciamo il link al sito ufficiale.
Ecco alcune foto di Danilo Pettinari
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