Dopo la prima tappa a Monterotondo, Mentana e Fonte Nuova, in provincia di Roma, il Festival del Tempo vola a Genova dal 22 al 26 maggio 2024, rinnovando per il terzo anno consecutivo la sinergia con la Genova Design Week, proponendo tre progetti altamente significativi che rappresentano perfettamente il tema della kermesse genovese e del festival, incentrati sulla fluidità, sul movimento, sulle trasformazioni di una società in continua evoluzione.
Da mercoledì 22 a domenica 26 maggio, all’interno del Complesso di Santa Maria di Castello, cuore del Distretto del design, il percorso progettuale, a cura di Roberta Melasecca, si snoda attraversando le visioni di due sistemi generazionali a confronto: il progetto installativo inedito di Ugo La Pietra, uno dei più iconici designer italiani internazionali, e il progetto site specific di Sara Ciuffetta, giovane artista emergente. Approfondisce e completa la tematica proposta, Il Tempo delle Metamorfosi, la proiezione dei Video e Corti vincitori della Call 2024 e presentati già nella prima tappa del Festival dal 5 al 12 maggio 2024.
L’installazione Case Aperte di Ugo La Pietra, a cura di Roberta Melasecca e con i testi critici di Roberta Melasecca e Manuel Canelles, è una riflessione sulla rottura della barriera tra spazio pubblico e spazio privato, tra esterno ed interno, indagando, attraverso la dimensione domestica dell’abitare, il confine tra ciò che è dentro e ciò che è fuori, tra quanto è intimo e personale e quello che è più comunitario e collettivo. L’opera si compone di una vera e propria libreria di elementi sovrapponibili realizzata in lamierino piegato, e di alcune casette allusive. “L’opera ricorda le mie ricerche che, fin dagli anni settanta, sono state rivolte verso l’invenzione e l’applicazione di strumenti per la comprensione e il superamento tra spazio privato e spazio pubblico. CasaAperte: per alludere alla rottura del rapporto interno/esterno, per indicare che la qualità della vita deve passare dall’abitare privato all’abitare nello spazio pubblico. CasaAperte: una struttura interrotta che allude alla “casa all’italiana” di Gio Ponti, dove l’esterno penetra all’interno. CasaAperte: per essere viste dentro e fuori.
L’installazione site specific partecipativa Costellazioni di Sara Ciuffetta, a cura e con un testo di Roberta Melasecca, realizzata in parte attraverso un laboratorio aperto al pubblico, è una grande tela lineare che si trasforma in teatro dell’esistenza in cui passato e futuro si intrecciano mediante la visualizzazione del presente. La tela diventa la rappresentazione dello svolgersi delle vite di chi ha fatto parte della vita di Sara, dei suoi nonni, di suo padre e di sua madre ed infine della sua stessa di vita: miriadi di punti che, insieme, compongono le costellazioni dei tempi e delle ere personali, familiari e collettive. Ogni elemento puntuale, disegnato e dipinto, è quello che era prima e quello che diventerà dopo, in una continua metamorfosi di tempi susseguenti che arriveranno al loro compimento solo intrecciando le vite degli altri, di tutti quelli che entreranno a dare un contributo all’opera collettiva. Gli orari dei laboratori aperti al pubblico: giovedì dalle 11 alle 13; venerdì, sabato dalle 11 alle 13 – dalle 16 alle 19
Verranno inoltre proiettati i corti vincitori del Concorso Corti e Video 2024, presentati già nella prima tappa del Festival a Monterotondo, Mentana e Fonte Nuova, di: Simone Barletta, Filippo Biagianti, Consuelo Cipriani/Matteo Vanni, Antonio Cofano/Fausto Romano, Marta Ciolkowska, Valerio Manisi, Davide Morando/Paolo Bonfandini, Alessandra Mosca Amapola, Giacomo Pedrotti, Sara Savini/Carmine Marcello; e il cortometraggio realizzato dagli studenti e dalle studentesse del Liceo Catullo di Monterotondo, coordinati da Massimo Mento, dal titolo‘Pagine d’amore, una storia senza tempo’.
Sabato 25 maggio alle ore 16.00 si svolgerà, inoltre, la Tavola Rotonda “La Casa Pubblica: la sfida dell’arte e del design” con gli interventi di Roberta Melasecca, di Ugo La Pietra, di Enrico Gollo e Stefania Toro di ADI Liguria e con la performance musicale di Edmondo Romano.
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