Per la nostra rubrica “Il Territorio si racconta”, oggi con Mauro Mariani archeologo di ARCHEOTOUR Società Cooperativa al quale con piacere rivolgiamo qualche domanda per meglio conoscere il sito archeologico del Pozzo Sacro di Santa Cristina. che si trova a Paulilatino, in provincia di Oristano, in Sardegna.
Ci puoi fare una presentazione del Pozzo Sacro di Santa Cristina e raccontarci delle sue peculiarità?
Il Pozzo Sacro di Santa Cristina è uno degli esempi più monumentali tra i templi a pozzo di età nuragica finora conosciuti in Sardegna e rappresenta la massima espressione architettonica della Civiltà Nuragica. Al centro di un villaggio santuario un doppio recinto murario delimita il pozzo nella sua tipica forma a toppa di chiave. Un vano scala monumentale permette di accedere alla camera sotterranea con copertura ad anelli concentrici (tholos).
Sul fondo della camera una vaschetta scavata nella roccia vulcanica accoglie l’acqua di una falda perenne ancora abbondante nella stagione invernale e primaverile, la quale permetteva alle popolazioni nuragiche di praticare il culto delle acque. Attorno al pozzo sacro si trovano i resti di strutture interpretate come botteghe e luogo di ristoro dei pellegrini che frequentavano il santuario.
Da chi è direttamente gestito il sito archeologico?
L’area archeologica di Santa Cristina di Paulilatino in cui è situato il Pozzo Sacro è gestita direttamente dalla ARCHEOTOUR Società Cooperativa.
Quali spazi o luoghi sono attualmente agibili e fruibili?
L’area archeologica di Santa Cristina di Paulilatino si estende per circa 14 ettari tra olivi e olivastri secolari. Al suo interno oltre al già citato Pozzo Sacro è visitabile l’area del sagrato cristiano con la chiesa campestre dedicata a Santa Cristina e le caratteristiche “muristenes” o “cumbessias” dimora dei pellegrini durante i festeggiamenti religiosi e civili nel mese di maggio (per Santa Cristina) e ottobre (per San Raffaele).
A poca distanza dal sagrato si trovano, immersi nel verde, i resti di un villaggio abitativo che ha conosciuto più fasi di vita, dall’età nuragica sino alla prima età medievale. Al centro del villaggio svetta a controllo del territorio un nuraghe mono torre costruito con blocchi di basalto. Nei pressi dell’area archeologica è presente un’ampia zona picnic attrezzata con giochi per bambini, barbecue e tavoli in pietra.
Parlando dell’utenza turistica che visita il sito, com’è composta? Dalla stessa regione, dal resto di Italia e dall’estero?
I visitatori dell’area archeologica di Santa Cristina provengono da ogni parte del Mondo. Ovviamente sono tantissimi i Sardi che visitano il sito durante tutto l’anno, mentre dalla primavera all’autunno abbiamo un incremento delle presenze soprattutto dal resto della Penisola Italiana, dalla Francia, Germania, Polonia, Spagna, Regno Unito, Repubblica Ceca, Malta, Grecia e anche da Stati Uniti, Canada, Giappone, Israele e non di rado da Australia, Brasile e Argentina.
Quali sono gli aspetti che piacciono di più ai visitatori?
Ciò che colpisce di più ai visitatori dell’ area archeologica di Santa Cristina è ovviamente la perfezione e la raffinatezza della lavorazione delle pietre che compongono il Pozzo Sacro, ma anche la tranquillità e l’aria di magia che si respira all’interno del bosco di olivastri secolari.
Quali altri luoghi nelle vicinanze consigli di visitare?
Nelle vicinanze del Pozzo di Santa Cristina è visitabile con lo stesso biglietto anche il Museo Palazzo Atzori situato a Paulilatino con la collezione etnografica e con la sezione archeologica che verrà inaugurata a breve. A pochi kilometri si può visitare anche il Nuraghe Losa nel comune di Abbasanta e le terme romane nel comune di Fordongianus.
Quali eventi sono previsti per la stagione estiva?
Non c’è una scaletta programmata per l’estate 2024, cerchiamo sempre di accogliere una serie di proposte che sono sempre presenti e che ci vengono fatte. L’ultimo evento si è tenuto il 21 giugno in occasione del solstizio d’ estate.
Quali novità ci saranno in questo anno?
L’assoluta novità del 2024 sarà l’inaugurazione nei prossimi mesi del Museo archeologico, realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale di Paulilatino, con le Università di Cagliari e di Sassari e con il prezioso contributo dell’architetto Monica Sorti che ha permesso di realizzare una moderna esposizione attraverso i reperti e con l’ausilio della tecnologia ottenendo così un racconto immersivo del culto dell’acqua nella Sardegna Nuragica. Altra nota importante è il restauro delle muristenes e il rifacimento del percorso dei disabili che condurrà chiunque al pozzo in maniera più agevole.
C’è qualcosa che sarebbe utile che i lettori di Viaggiando Italia conoscessero del vostro sito di interesse?
Una cosa che ci piacerebbe far conoscere ai lettori di Viaggiando Italia è quella dei fenomeni astronomici che si verificano nel Pozzo Sacro di Santa Cristina durante i cicli degli Equinozi e dei Solstizi in cui Sole e Luna si specchiano nell’acqua.
Per maggiori informazioni puoi consultare la pagina ufficiale dell’area archeologica di Santa Cristina di Paulilatino.
Ringraziamo Mauro Mariani archeologo di ARCHEOTOUR Società Cooperativa per la disponibilità e invitiamo altre realtà turistiche del territorio (cooperative, pro loco, associazioni, etc.) e contattare la redazione per raccontare la loro realtà turistica.
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