Non c’è dubbio. Per gli abruzzesi gli arrosticini sono una cosa (molto) seria.
Magari, gli puoi toccare la Costa dei Trabocchi o il Gran Sasso, puoi dubitare sulla limpidezza del mare o sulla bellezza delle collina, ma con gli arrosticini, bisogna crederci, meglio non scherzare 🙂
Ecco le 9 regole d’oro che ti permetteranno di preparare, cuocere e gustare gli arrosticini come fa un vero “abbbruzzese” (le 3 b ci vogliono tutte!) 🙂
- usa la carne giusta che deve essere esclusivamente di pecora (no maiale, no vitello, no pollo, coccodrillo, elefante etc. 🙂 )
- usa solo carni abruzzesi che, grazie ai pascoli d’Abruzzo, danno un sapore autentico alla carne.
- usa la pecora giusta. La pecora deve essere adulta (no agnello, no agnellone, no montone),
- usa la parte giusta della pecora. Si predilige la parte della coscia con una buona quantità di parti grasse, magari frollata (stagionata) per una settimana.
- rispetta l’alternanza. Infilza i pezzetti di carne sullo stecco alternando le parti grasse con le parti più magre.
- cucinali sempre sulla brace (ben calda) usando la canalina (per favore, no padelle, no tostapane, no forno o bistecchiere), cuocili per circa 7 minuti.
- non aggiungere aromi, come rosmarino salvia o affini. Sono davvero da evitare.
- il sale è l’unica aggiunta che devi fare, deve essere abbondante e messo due volte. La prima subito appena messi a cuocere e la seconda verso fine cottura per evitare che lo stesso possa far indurire la carne
- cucinali e gustali attorniato da buoni amici, in allegria, all’aperto, magari usando una mano per tenere un buon bicchiere di vino rosso Montepulciano d’Abruzzo.
Foto di Viaggiando Italia. Iscriviti al gruppo Viaggiando Abruzzo (gruppo ufficiale) per vedere altre foto e per inviare le tue.
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