Una regione italiana dal valore paesaggistico, storico e naturalistico, un fazzoletto di terra, incastonato tra Calabria, Campania e Puglia, spesso non apprezzato per come merita e quindi non preso d’assalto dal grande movimento del turismo.
A dirlo è sbagliato anche perché questo fazzoletto offre tanto, un territorio selvaggio, incontaminato, con delle spiagge bianche (62 km) e mare turchese che in proporzione al chilometraggio utile, ha fornito 5 bandiere blu alla nostra Italia (Maratea, Pisticci, Policoro, Bernalda e Nova Siri).
Regione da resti storico-artistici tangibili, torri, torrioni e castelli normanni, parchi paleolitici, con la ciliegina sulla torta, poggiata da Matera, con la storica bellezza, in una sorta di presepe a cielo aperto.
In questo periodo sono molto gettonati, i borghi abbandonati in seguito a eventi climatici importanti del passato, loro sono i cosiddetti borghi fantasma o paesi fantasma, luoghi pregni di magia, pace e mistero, ingredienti straordinari, acquistati in questo intenso tour in Basilicata.
Un tris di città fantasma, che hanno farcito la “torta” del nostro itinerario, sulla quale emerge Craco, seguito da Rabatana, dalle forti radici arabe e dulcis in fundo il malinconico Alianello, un borgo fantasma crudo e triste che ci regala una sorta di macchina del tempo e che ci fa pensare come eravamo tanti anni fa, vedendo i resti oggi, resti tangibili nelle abitazioni aperte dove possibile entrare e vedere come si viveva un tempo, nei primi anni del boom economico, quando cominciavano ad arrivare i frigoriferi, le stufe a cherosene, anche se quasi tutte le abitazioni avevano il caldo e fedele camino e forno a legna. Ci colpiscono le dispense murali, dove sono rimasti abbandonati prodotti alimentari, bevande, conserve e detersivi con marchi storici ancora oggi produttivi e non.
Luoghi magici che sono stati coerenti set cinematografici, di film importanti, tra cui “The Passion of the Christ” di Mel Gibson, “BASILICATA coast to coast” di Rocco Papaleo e “Cristo si è fermato ad Eboli”, tratto dal romanzo di Carlo Levi. Già Carlo Levi che nel periodo fascista, fu esiliato ad Aliano, dopo essere stato accolto con calore, protetto dai partigiani del periodo, dopo il mese di esilio, recatosi nella capitale, espresse ferma volontà all’atto della morte di poter essere tumulato nel borgo materano, dove oggi riposa.
Stesso borgo che oggi è uno dei luoghi di cultura della Basilicata, ospitando la casa dello scrittore, pittore, politico antifascista nonché la pinacoteca ospitata nel palazzo nobiliare De Franchi, nel centro del paese, nelle vicinanze del palazzo comunale. Una Basilicata magica che nonostante a volte riflettendo, rimane scollegata dal resto dell’ Italia, ma che di fatto all’ interno ha una ottima viabilità di strade statali collegate con apprezzabili strade provinciali che fattivamente offrono un ottimo servizio al turista, sia quello che arriva con vettori di tour operator, sia quelli capillari e numerosi, “fai da te”che alimentano quel turismo lento e continuo come una fontana che, oggi in tanti cercano e ne hanno gran sete per dissetarsi.
Il territorio ben curato, coltivato, dove non si vedono grandi macchie d’ incendi che sono inibite dall’ intelligenza del lavoro delle numerose aziende agricole che danno quella valenza al laborioso popolo lucano aiutando il PIL della regione stessa.
La sorpresa della piccola e laboriosa Basilicata, alimenta sogni nel suo piccolo fazzoletto di territorio, fazzoletto di “seta” impreziosito, nell’ accogliere le diverse tipologie di turisti, offrendo servizi utili, sostegni logistici, didattici, con guide che quasi stanno a coccolarsi la loro terra, raccontandola con professionalità e passione, lasciando quel qualcosa al visitatore che arriva da queste parti, già da queste parti, nutrendosi di quella reale e quotidiana Basilicata Coast To Coast. Let’s go Lucania…ops Let’s Go Basilicata.
Testo di Gianpiero Taverniti
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