A Pacentro, borgo medievale ai piedi della Maiella e inserito tra i più belli d’Italia, si possono incontrare i suggestivi “muri parlanti”. Queste opere, frutto di un progetto artistico avviato sette anni fa da Sara Galterio, artista e ceramista, raccontano storie di vita quotidiana di un tempo passato.
Realizzati con una tecnica mista di pittura e ceramica, i muri narrano le vicende di uomini, donne, bambini, sposi e fidanzati, con un effetto tridimensionale che rende vivide le scene.
Le opere, commissionate da emigrati mecenati nostalgici, celebrano le generazioni dei nonni e bisnonni, riproponendo abitudini, costumi e tradizioni ormai lontani. Nei pressi del vecchio lavatoio comunale, vicino al castello Caldora, i “muri parlanti” restituiscono a Pacentro un pezzo della sua memoria storica, rendendo omaggio alle famiglie del passato. Il progetto è un esempio di come l’arte possa valorizzare la storia e l’identità di un borgo, creando un legame tra le generazioni.
Come specifica Stefania Marcone dell’Ufficio Turistico di Sulmona, intervenuta con un commento: “… il progetto si chiama “Muri parlanti” perché sono intanto “murales” 3D e poi perché narrano storie di antica vita quotidiana locale. Sono veramente belli, con figure a grandezza naturale e rappresentano l’identitaria cultura dei nostri piccoli mondi antichi che vale la pena difendere e proteggere dalle non necessarie contaminazioni con il moderno, contemporaneo o futuristico pensiero”. La foto è apparsa sulla pagina facebook di Italia – Un museo a cielo aperto che ringraziamo.
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