Quando sei rioni scendono in campo, per contendersi un rosso drappo di velluto, dove siamo? A Leonessa, ovviamente. A pochi passi da Roma e ai confini con l’Umbria, lì dove natura, storia e arte compongono un quadro d’autore! Qui il 23,24,25 e 29 giugno, come tradizione vuole, si terrà la 119° edizione del Palio del Velluto.
Tra giochi e gare, sempre molto coinvolgenti, i Sesti, ovvero i sei rioni in cui fu divisa Leonessa dopo la sua fondazione: Corno, Forcamelone, Poggio, Croce, Terzone e Torre si contendono il drappo. I Rioni prendono i loro nomi dai sei castelli che diedero origine alla città, fondendosi nel 1278 sotto Carlo d’Angiò. Del Palio, le notizie risalgono al 1500. Fu grazie ai libri del Camerlengo che oggi ne abbiamo una traccia autentica. Si sa infatti che il palio fu realizzato ininterrottamente dal 1464 al 1557, fino a quando, a seguito di tafferugli di una notevole importanza, fu interrotto per poi essere ripreso nel 1997.
Il Palio del Velluto ai giorni nostri
Oggi il Palio del Velluto, non sarà l’unico evento ad animare Leonessa, insieme ad esso, infatti ci sarà anche la rievocazione dell’entrata in città, avvenuta nel 1541, di Margherita d’Austria, figlia di Carlo V a cui Leonessa era stata donata in feudo.
Due eventi in uno solo. Due momenti che raccontano la vita di Leonessa in un fine settimana “allargato” per un Fuoriporta eccezionale. Oltre seicento figuranti animeranno la rievocazione. Vestiti con abiti di fattura pregiata, perle, strati e strati di stoffe diverse per un tuffo di 700 anni indietro.
La gara del pane e la Pallagrossa sono i due momenti più caratteristici. Per il primo sei donne, una per Sesto, affrontano una corsa a tempo, ognuna con in testa una tavola con sopra una pagnotta di pane da un chilo. Ovviamente dovrà arrivare integra a destinazione!
Nel torneo della Palla Grossa, vale più o meno tutto. Si può segnare e gestire il pallone con le mani, le braccia, la testa, il corpo, i piedi. Ci sono 5 giocatori per ogni squadra: donne, uomini o mista, che si fronteggiano in una partita di 20 minuti.
Quale sarà il momento clou del Palio del Velluto?
Il vero clou di questi 4 giorni che segnano la fine di giugno è di certo la gara equestre della domenica: la Giostra del Velluto, in cui si disputa la Gara dell’Anello, che decreta il Sesto a cui apparterrà il drappo. La nuova Madonna, ovvero colei che rappresenta il rione vincitore, che l’anno successivo interpreterà Madama Margherita, viene investita dell’onore, ricevendo una collana con i colori di tutti i Sesti.
Tantissimi saranno gli eventi che arricchiranno i quattro giorni leonessani: il Corteo dei Sesti con la consegna della Città al Capitano del Popolo e l’investitura dei Cavalieri. C’è poi la visita guidata alla Chiesa inferiore di San Pietro – Monti frumentari. C’è il Corteo Storico di Corte con fiaccole, lo spettacolo con i fuochi d’artificio a cura del Gruppo Spadaccini di Assisi, per cui è d’obbligo la prenotazione! Il Grande Corteo storico con Madama Margherita d’Austria e con la rappresentanza delle città Margaritiane legate alla Giostra del Velluto e proclamazione del sesto vincitore. Imperdibile la visita guidata alla Chiesa inferiore di San Francesco con gli affreschi di scuola giottesca. C’è poi lo spettacolo “LA TEMPESTA” di Shakespeare, interpretata con fuochi e effetti scenici dalla Compagnia dell’Accademia di Bastia Umbra, i posti sono con prenotazione obbligatoria in Proloco!
Apertura “Il Ristoro di MANDUCANDO” in stile rinascimentale prenotazione e pagamento con Carlini.
Articolo proposto da FuoriPorta.
Discussion about this post