Passeggiare tra i vicoli di Cretone, “ciammellocco muniti” sarà una goduria! Alle porte di Roma, il ciammellocco, una deliziosa ciambella dedicata alla tradizione locale, apre le danze della passeggiata gastronomica settembrina. Due giorni di festa. Il piatto principe delle cene sono i longarini al sugo, un primo piatto semplice e gustoso realizzato con pasta acqua e farina fatta a mano.
La provincia di Roma ha delle sorprese, che anno dopo anno, continuano a sempre a rinnovare lo stupore. Ed eccoci a Cretone. Uno spicchio di terra, a pochi passi dalla capitale, piccolo e delizioso, ma anche rigenerante. Qui dal 9 al 10 settembre vi attende la festa dedicata al ciammellocco e ai longarini, riconosciuti Prodotti Tipici dalla Regione Lazio. Una tradizione. Che si ripete, solleticando il gusto di tanti avventori di anno in anno.
Uova, farina, anice, limone e olio d’oliva della Sabina sono gli ingredienti alla base del ciammellocco, che sarà cotto al momento e servito caldo, così come insegnano le nonne del posto. Quando se ne assaggia uno è davvero difficile riuscire a fermarsi; e oltre ad apprezzare il gusto particolare che gli danno l’anice a semi, i limoni grattugiati e spremuti e il liquore di anice e anisetta, i visitatori potranno farne incetta scoprendo la sua incredibile capacità di conservazione. Non a caso, negli anni, ha costituito il pasto ideale dei contadini nelle quotidiane fatiche nei campi per la sua capacità di mantenersi gustoso e fragrante per tanti giorni.
Ci sarà spazio per lo street food, ma fatto in casa. I cretonesi si metteranno all’opera nei giorni precedente alla festa per realizzare delle bontà tradizionali e rigorosamente km a zero.
Evento nell’evento sarà il Borgo Divino, un percorso tra le cantine vinicole che proporranno una ricca selezione di etichette, provenienti dai luoghi migliori della produzione enologia italiana.
Nel programma spiccano anche le esibizioni medievali, il corteo storico e gli sbandieratori. E tanta musica live tutte le sere, sia nella parte alta del paese che in quella bassa.
Chi volesse trascorrere qualche ora in più da queste parti potrà prevedere una sosta rigenerante alle Terme, note già ai tempi dei Sabini e degli Antichi Romani, con le loro acque sulfuree termominerali che sgorgano purissime da due sorgenti alla temperatura di 23,5-24 C°. Oppure andare alla scoperta del piccolo borgo medievale di Cretone, circondato da ampie vallate, boschi e sorgenti di acqua e famoso anche per la gustosa frutta stagionale (pesche, ciliegie e susine) che cresce nelle sue campagne: il paese presenta ancora il tipico aspetto di borgo medievale che si sviluppa intorno all’antico castello risalente al XIII Secolo, e offre una magnifica vista su tutta la Sabina.
Segnalato da FuoriPorta.
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