La 49esima edizione della Fiera del Fungo Porcino IGP di Borgotaro si è conclusa in maniera trionfale, registrando numeri straordinari che superano abbondantemente i 50.000 visitatori dell’anno precedente. Le strade di Borgo Val di Taro sono state invase da migliaia di visitatori provenienti non solo da tutta Italia, ma anche dall’estero, con una forte affluenza di turisti dalla Francia, Inghilterra e Germania, desiderosi di immergersi nell’atmosfera unica della manifestazione e di scoprire i sapori autentici dell’Appennino Parmense.
Un bilancio straordinario per un evento senza eguali
Con un’affluenza record distribuita nei due weekend della fiera, la città di Borgotaro si è trasformata in un centro nevralgico del turismo enogastronomico, diventando la meta preferita di buongustai, famiglie e appassionati di tradizioni culinarie. Il successo dell’edizione 2024 è stato frutto di un perfetto connubio tra tradizione e innovazione che ha saputo coinvolgere i partecipanti in ogni momento della manifestazione, offrendo non solo ottime degustazioni, ma anche intrattenimento culturale e folkloristico.
La fiera, inoltre, si conferma un importante volano per l’economia non solo locale, ma di tutta la regione, con effetti positivi su settori come la ristorazione, il turismo e le produzioni tipiche del territorio. La straordinaria affluenza di visitatori e turisti ha creato opportunità significative per le imprese locali, consolidando l’importanza della manifestazione nel tessuto economico regionale.
Il re indiscusso della fiera è stato, come sempre, il Fungo Porcino di Borgotaro IGP, il vero protagonista che ha catturato l’attenzione dei visitatori. Apprezzato a livello internazionale per il suo sapore intenso e il suo aroma inconfondibile, il porcino di Borgotaro continua a essere considerato una delle eccellenze più prestigiose del panorama gastronomico mondiale.
Un viaggio tra arte e cinema: due eventi che hanno emozionato il pubblico
Venerdì, 20 settembre 2024, la Fiera del Fungo ha regalato ai suoi visitatori due appuntamenti straordinari che hanno lasciato un segno indelebile. Presso la Sala conferenze del palazzo dell’Unione dei Comuni Taro e Ceno, si è tenuta l’inaugurazione della mostra del violino artigianale curata dal maestro liutaio Giorgio Giliotti. Il pubblico ha potuto ammirare da vicino i preziosi strumenti creati nel suo laboratorio di Belforte, apprezzati da musicisti di fama mondiale. Un’esperienza che ha trasmesso la passione e la dedizione del maestro, rivelando il legame profondo tra tradizione e innovazione nell’arte della liuteria. A seguire, la regista Anna Kauber ha presentato il suo intenso documentario “In questo mondo”, dedicato alle donne pastore italiane. La proiezione ha commosso il pubblico, raccontando con autenticità e delicatezza la vita quotidiana di queste donne straordinarie, testimoni di una ruralità forte e resiliente. Due eventi che hanno saputo coniugare l’arte e la realtà, regalando momenti di profonda riflessione.
Il secondo weekend: un trionfo di sapori, arte e tradizioni
Il secondo weekend della fiera, 21 e 22 settembre, ha rappresentato il culmine della manifestazione, con una serie di appuntamenti imperdibili. Tra gli eventi più apprezzati del sabato, sicuramente quello ospitato dall’Officina del Gusto: “Le Produzioni Certificate in Emilia Romagna e il Ruolo della Cooperazione”, con la partecipazione di Davide Pieri e Daniele De Leo, organizzato da Confcooperative Emilia Romagna. Un viaggio alla scoperta dei sapori tipici della “Food Valley Italiana”, arricchito da una degustazione di prodotti locali e vini dei colli di Parma.
Domenica, il Gruppo Sbandieratori della Contrada Dragonda ha incantato il pubblico con la spettacolare sfilata storica per le vie del borgo. La loro esibizione ha richiamato antiche tradizioni, offrendo uno spettacolo di forza, agilità e destrezza che ha emozionato grandi e piccoli, portando un tocco di epica medievale alla fiera. L’Officina del Gusto ha ospitato lo show cooking della Chef Elisa Truffelli, che ha preparato un risotto ai funghi porcini di Borgotaro con riso Vialone Nano Mantovano. Il pubblico ha apprezzato la maestria della chef e ha avuto l’opportunità di degustare il piatto, accompagnato dai vini dei Colli Piacentini.
Un altro momento di grande rilevanza è stata la degustazione del Culatello di Zibello DOP, uno dei salumi più pregiati e ricercati d’Italia. Considerato il re dei salumi, il culatello rappresenta una delle massime espressioni dell’arte norcina italiana, frutto di una lavorazione antica e artigianale che utilizza solo la parte più nobile della coscia del maiale. Durante la degustazione, gli ospiti hanno potuto scoprire la particolare tecnica di produzione di questo straordinario prodotto, che matura lentamente nelle cantine umide della bassa parmense, acquisendo un sapore complesso e avvolgente.
Non solo porcini: il successo del Parmigiano Reggiano di montagna
Se il fungo porcino è stato il re della fiera, non possiamo dimenticare il ruolo fondamentale giocato dal Parmigiano Reggiano di montagna, prodotto di eccellenza del Caseificio Borgotaro. Questo Parmigiano, ottenuto esclusivamente da latte di allevamenti di montagna, si distingue per il suo gusto ricco e intenso, dovuto alla dieta naturale delle mucche che pascolano sui prati verdi e incontaminati dell’Appennino. Il Caseificio Borgotaro, che vanta una filiera completamente controllata e certificata, ha conquistato i visitatori con la sua produzione di alta qualità, sottolineando l’importanza del territorio e delle tradizioni locali nella realizzazione di questo formaggio pregiato.
Le vincitrici del concorso “Porcino in Cucina” e la creatività gastronomica
Un altro evento chiave del secondo weekend è stata la premiazione della prima edizione del concorso culinario “Porcino in Cucina”, che ha visto trionfare due cuoche straordinarie: Roberta Orlandini di Bedonia e Angelina Boscarelli, originaria di Albareto, ma residente in Cornovaglia. Le due vincitrici hanno incantato la giuria con le loro innovative creazioni gastronomiche: il piatto “Fanfara” della Orlandini e il “Pasty di Bosco” della Boscarelli, una reinterpretazione della tradizione culinaria della Cornovaglia in chiave italiana. Il pubblico ha avuto l’opportunità di assistere allo show cooking delle due vincitrici, che hanno riproposto i loro piatti in un’atmosfera conviviale e festosa. Questo concorso ha messo in luce il grande potenziale del fungo porcino, che può essere declinato in infinite varianti culinarie, diventando protagonista di piatti sia tradizionali che creativi.
Uno sguardo al futuro
Con una partecipazione così straordinaria, la Fiera del Fungo Porcino di Borgotaro si conferma uno degli eventi più attesi e importanti del panorama enogastronomico italiano. L’edizione 2024 ha saputo celebrare le eccellenze del territorio, dal Fungo Porcino IGP al Parmigiano Reggiano di montagna, passando per il Culatello di Zibello, in un crescendo di sapori, profumi e tradizioni che hanno conquistato il cuore dei visitatori.
Il Comitato Sagra del fungo di Borgotaro è già al lavoro per la prossima edizione, e promette un evento ancora più ricco e coinvolgente, per celebrare ancora una volta il Re del Bosco e tutte le eccellenze che rendono unica questa terra.
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