Quale è il comun denominatore tra la polenta taragna e il medioevo? Cologno al Serio ovviamente, in provincia di Bergamo, in Lombardia. È qui, in questo borgo perfettamente intatto come un tempo fu, dove fino al 6 novembre sulle tavole troneggerà la polenta taragna declinata nei modi più gustosi. Il fuoriporta autunnale per eccellenza. Le foglie cadono, il freschino si fa sentire, vino rosso e polenta in tavola è il passpartou migliore per il tuo fine settimana.
Varca l’affascinante cinta muraria, guarda sotto, vedrai ancora il fossato che proteggeva l’ingresso del paese, a cui si accedeva mediante quattro entrate, tutte ben conservate. Gira intorno al paese, perchè sono davvero molto belle da vederle tutte. Anche le case e le strade all’interno della fortificazione hanno mantenuto le loro peculiarità, dando un colpo d’occhio molto particolare, che unito alla bontà della polenta taragna … beh c’è solo da salir in macchina e immergersi nella bontà delle tipicità bergamasche.
Cosa succederà gustando la polenta taragna a Cologno al Serio?
In arrivo la Polenta taragna a Cologno al Serio. Dal pranzo alla cena la polenta taragna vi attende in una comoda tensostruttura perchè il golfino di questi tempi potrebbe non bastare, ma qui sapremo e sapranno gli organizzatori tenervi al caldo. Coccolarvi. Perché alla fine, un fine settimana fuoriporta, è una coccola, dolce o salata, come nel caso della nostra polenta, è questione di gusti.
L’Ottava Edizione si svolgerà nel Piazzale Mercato, ma se cercate su Google mettete Piazza Caduti sul Lavoro di Cologno al Serio e arriverete! Nei giorni 04-05-06 Novembre 2022. Spazi più grandi per accogliere al meglio i molti buongustai in arrivo da tutta la regione e non solo.
Tornare a gustare, in compagnia di amici, il sapore intenso della polenta taragna accompagnata dai formaggi delle valli, come il Branzi, il formaggio prodotto nelle Alpi Orobie, tra i più antichi e tipici della zona. Prende il nome dall’omonimo paese dell’Alta Valle Brembana in cui è nata la produzione tradizionale e dove tuttora il latte intero di vacca viene lavorato con rispetto e dedizione. Il Branzi sarà uno dei tanti accostamenti che troverete a disposizione. L’importante è arrivare a Cologno al Serio con la pancia vuota, perchè a riempirvela ci penserà, sua maestà, la polenta Taragna.
Batta un colpo chi ha l’acquolina in bocca!
Non mancheranno i formaggi di bufala del Caseificio Quattro Portoni di Cologno al Serio e del buon Vino Valcalepio. Novità 2022 è la TARAGNA di Porta Rocca con Quadrello Quattro Portoni. È il formaggio di bufala a pasta molle e cruda, con crosta lavata che ricorda i tipici stracchini lombardi. È prodotto con solo latte di bufala pastorizzato. Ha una stagionatura minima di 30 giorni. Profuma di latte cotto ed erbe, mentre sotto la crosta è più morbida e odora di sottobosco. Eh pensate che sapore possa prendere insieme alla polenta.
Tre appuntamenti 4-5-6 novembre, la cucina sarà aperta tutte le sere dalle ore 19.00 e il sabato e festivi anche a pranzo dalle ore 12.00. Per servire tutti al meglio, quest’anno la prenotazione è vivamente consigliata e si potrà scegliere tra due orari, la cena alle 19.00 o alle 21.00 mentre per il pranzo la scelta è alle 12.00 o alle 14.00. Sarà attivo il servizio di Asporto, a cena dalle 18.00 alle 19.00 e a pranzo dalle 11.00 alle 12.00.
Ed ora, non vi resta che digerire tutte queste bontà. Vi diamo dei consigli.
Cosa visitare nelle vicinanze?
Visitate la Rocca con la sua affascinante forma di semicerchio. Nel mezzo troverete un’ulteriore torre dotata di ponte levatoio che si apriva su un fossato indipendente.
C’è poi il castello di Liteggio, di origine medioevale, è posto nell’omonima località ai margini del centro abitato, venne fatto costruire nel XV secolo dai Visconti. Sono ancora visibili parti di muratura merlata ed il fossato, particolari che lo resero una fortificazione molto possente.
Se dal medioevo volete fare un salto nel barocco… Degna di una visita è la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Edificata nel 1745 in luogo di un precedente edificio di culto di cui è rimasta la vecchia torre campanaria discostata dalla chiesa, presenta una facciata in stile barocco e custodisce opere di buona fattura, tra cui spiccano quelle di Gian Paolo Cavagna e del Buratti.
Articolo proposto da Fuoriporta.
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