Oltre ad essere posta su di un luogo meraviglioso dal quale si può godere di una delle viste più spettacolari sul golfo di Vasto, la piccola chiesa di San Michele Arcangelo, patrono della città di Vasto, ha anche una particolarità che la renderebbe unica al mondo.
Infatti nella chiesa, oltre la statua di San Michele Arcangelo posta sull’altare, sono presenti anche le sei statue di tutti gli altri arcangeli, tre sulla parete destra e tre su quella sinistra. Nella Bibbia, infatti, compaiono solo i nomi di Michele, Gabriele e Raffaele, ma nella chiesa di San Michele a Vasto sono presenti anche le statue di Uriele, Raguel, Zerachiel (o Saraqael) e Remiel.
“L’esistenza di sette arcangeli e il loro nome risale al Libro di Enoch, un’opera giudaica post-biblica del I secolo a.C., ritenuta canonica solo dalla chiesa copta e non dagli altri cristiani, né dagli ebrei. Differenti fonti successive sono in disaccordo sia sull’identificazione dei sette arcangeli (nome e funzione) sia sulla loro appartenenza alle diverse gerarchie angeliche. L’utilizzo dei sette arcangeli nella Cabala e in altre dottrine esoteriche ha portato a cercare una corrispondenza con i giorni della settimana, cioè con i sette astri mobili (“pianeti”) dell’astronomia antica: Sole, Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere e Saturno. Anche su questo punto, tuttavia, non c’è completo accordo fra le diverse proposte”.
Altra particolarità che gli arcangeli sono sprovvisti di ali. Sarebbe, dunque, l’unica chiesa al mondo con la presenza di tutti e setti gli arcangeli
e non soltanto i tre più conosciuti.
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