Quando parliamo del cannolo siciliano possiamo sicuramente dire che si tratta di una delle specialità più conosciute della pasticceria siciliana, oltre che essere riconosciuto e inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Il cannolo siciliano nasce come dolce prettamente carnevalesco, ma col passare del tempo e con la richiesta continua di questo prodotto, la sua preparazione ormai avviene durante tutto l’anno e in tutto il territorio italiano, oltre che essere diventato esempio dell’arte pasticcera italiana nel mondo.
Come è composto il cannolo siciliano?
Il cannolo siciliano si compone di una cialda di pasta fritta e un ripieno a base di ricotta di pecora. I dischi di pasta vengono arrotolati su piccoli tubi di metallo e poi fritti, tradizionalmente nello strutto, oggi anche in grassi meno costosi.
Anticamente la pasta veniva arrotolata su piccoli cilindri ottenuti ritagliando normali canne di fiume, che diedero così il nome al dolce.
Il ripieno tradizionalmente è di ricotta di pecora a cui vengono canditi le gocce di cioccolato. La preparazione termina con una spolverata di zucchero a velo. Ma esistono tantissime varianti per assecondare i gusti più diversi, come quella della foto con granella di pistacchi e ciliegia candita.
Una particolarità: i cannoli vengono riempiti proprio un attimo prima di mangiarli, questo per evitare che con il passar del tempo l’umidità della ricotta possa essere assorbita dalla cialda facendole perdere la sua croccantezza.
Foto di Stefano Mortellaro da Catania, Italy – Flickr, CC BY 2.0. Iscriviti al gruppo Viaggiando Italia (gruppo ufficiale) per vedere altre foto e per inviare le tue.
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