Nelle escursioni siamo spesso portati a guardarci attorno, ammirare orizzonti lontani o vette di montagne e difficilmente guardiamo in basso, vicino le nostre scarpe. Ma, a volte, guardare in basso ci permette di osservare e ammirare la natura da un punto di vista completamente differente.
L’escursione Trekking botanico tra mari e monti curata da Roberto Vetromile, esperto di botanica di Discovering Wild Plants – coadiuvato da Morena Pellerani di Aumidea, esperta di erboristeria e fitopreparazione e da Nadia Esposito guida AIGAE –, ci ha dato l’opportunità di scoprire due territori molto differenti (la Riserva Naturale Regionale Abetina di Rosello e Riserva Naturale di Punta Aderci) scoprendo le piante selvatiche che è stato possibile incontrare e studiare.
Per gli addetti del settore, la ricchezza di questi due territori non è stata una sorpresa dato che dal punto di vista botanico l’Italia è al primo posto al mondo per biodiversità e l’Abruzzo nello specifico conferma questo primato con tantissime specie presenti, di cui alcune anche endemiche, quindi presenti solo in questa regione.
Come ricorda Roberto Vetromile: “La Riserva dell’Abetina di Rosello rappresenta uno degli ultimi nuclei appenninici dell’Abete bianco, Abies alba, specie tipica delle aree montane e delle foreste del nord Europa, che qui ha trovato il suo habitat ideale ed è presente con maestosi esemplari che raggiungono i 50m di altezza oltre che il velenosissimo Aconito, la Belladonna, il Sigillo di Salomone, una rara orchidea, l’Epipactis purpurata, o il bellissimo fiore del Lilium martagon. Discorso completamente diverso per la Riserva di Punta Aderci dove si è potuta osservare la flora psammofila e alofita che si adatta a vivere in ambienti estremi salmastri, aridi e ventosi”.
Il trekking Tra Mari e Monti è stata anche l’occasione giusta per parlare delle proprietà organolettiche e nutrizionali delle piante e delle erbe che si sono incontrate, ricordando i loro utilizzi nelle tradizioni, oltre che alcuni interessanti aneddoti appartenenti al passato quando le piante erano spesso utilizzate in molti preparati erboristici, così come ci ha ricordato Morena Pellerani che ha curato proprio questo aspetto.
“È stata un’occasione per scoprire gli endemismi, le piante rare e le loro funzionalità” – ci ha detto Morena – “Da qui abbiamo scoperto la preparazione erboristica per poter utilizzare queste piante sia come semplici tisane fino all’auto-medicamento utile anche per i bambini”.
Un’escursione, dunque, molto particolare a cui hanno partecipato appassionati di botanica della zona di Napoli, Salerno oltre che Roma e Vasto, che davvero impreziosisce ulteriormente l’Abruzzo rendendolo sempre più appetibile dal punto di vista turistico, confermando la regione Abruzzo attraente anche attraverso nicchie come quella delle passeggiate botaniche.
Ti consiglio di tenere d’occhio la pagina Discovering Wild Plants e di partecipare agli interessanti eventi che vengono frequentemente organizzati. È stato di certo un nuovo modo di vivere la natura e il paesaggio abruzzese.
Roberto De Ficis (Instagram: qui, Facebook: qui)
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