Con un dislivello complessivo di 165 metri la Cascata delle Marmore è tra le più alte d’Europa, oltre ad essere il simbolo naturalistico dell’Umbria. Spesso viene raccontata come impetuosa, superba, scintillante, caratterizzata dal suo luminoso arcobaleno.
Ma quali sono le origini delle Cascate delle Marmore?
Citate anche da Virgilio nell’Eneide e da Dante Alighieri che ne scriveva del loro “mormorio”. Anche Lord Byron ne raccontava “l’orrida bellezza”. Non ci crederai, ma le Cascate delle Marmore sono nate del 271 a.C. grazie ad un intervento idraulico di Curio Dentato, console romano, e alla raccolta delle acque del Fiume Velino che all’epoca ristagnavano nella Sabina.
Nuovi canali furono realizzati nei secoli successivi. Dall’architetto Andrea Vici nel 1787 che progettò e realizzò un taglio diagonale al secondo salto dando alle Cascate delle Marmore l’attuale aspetto.
La leggenda della Ninfa Nera e del pastore Velino
Ancora oggi, alcuni visitatori più “romantici” giurano di scorgere nello spolverio dell’acqua l’amore leggendario della Ninfa Nera con il giovane pastore Velino che, grazie all’intervento del Dio Giove, si sono ricongiunti per sempre.
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