Nel cuore dell’Abruzzo, su una delle vette che dominano la piana sottostante, sorge un’installazione semplice ma evocativa: una grande panchina gialla, affacciata sull’imponente profilo del Gran Sasso. Questa suggestiva immagine, catturata da Lisa Cucchiarelli, ci trasporta in un luogo dove la natura si fonde con il senso di meraviglia e contemplazione.
Ci troviamo sul Monte Cocuruzzo, una cima minore rispetto ai giganti appenninici che la circondano, ma capace di offrire un panorama straordinario. Il giallo acceso della panchina spicca tra le rocce brulle, invitando i visitatori a sedersi e ammirare lo scenario: le valli che si aprono dolcemente verso l’orizzonte, i paesi disseminati nel paesaggio e, soprattutto, le maestose cime innevate del Gran Sasso.
Questa panchina fa parte del progetto delle “Big Bench”, un’idea nata per valorizzare i panorami più emozionanti e offrire a chiunque la possibilità di vivere un’esperienza fuori dall’ordinario. Qui, sul Monte Cocuruzzo, la sensazione è quella di trovarsi su un balcone sospeso tra cielo e terra, un luogo perfetto per fermarsi e lasciarsi avvolgere dal silenzio e dall’immensità del paesaggio.
La vista spazia fino al Corno Grande, la vetta più alta dell’Appennino, che con la sua imponenza domina l’orizzonte. Le linee nette delle montagne, accentuate dalla neve che ne esalta i contorni, contrastano con il cielo terso, regalando una visione limpida e senza confini. Le sfumature dell’ambiente cambiano con le stagioni: d’inverno il bianco domina la scena, mentre in primavera ed estate il verde esplode in tutta la sua vivacità.
Raggiungere questo punto panoramico è un’esperienza che vale il viaggio: una breve escursione conduce fin quassù, tra sentieri che attraversano prati e rocce, regalando scorci sempre nuovi. Ogni passo è un avvicinamento a uno spettacolo naturale che si svela nella sua pienezza solo una volta giunti in cima.
Sedersi su questa panchina significa prendersi un momento per sé, per osservare il mondo dall’alto e sentirsi parte di qualcosa di più grande. È un invito a rallentare, a respirare profondamente e a lasciarsi ispirare dalla bellezza senza tempo delle montagne d’Abruzzo.
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