Nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Pescasseroli svela il suo fascino più autentico al calar del sole, quando la luce dorata delle lanterne si mescola al blu profondo del cielo primaverile.
Lo scorcio ritratto in questa immagine di Ory Cap è un invito a rallentare, a respirare e ad ascoltare il silenzio incantato di un borgo che sembra uscito da una fiaba.
Il calore delle luci che si riflette sulle pareti in pietra di una tipica trattoria, i tavoli disposti lungo il marciapiede in attesa di commensali, e le file di lucine che danzano tra i rami spogli degli alberi — ancora segnati dall’inverno — creano un’atmosfera sospesa, quasi onirica. Le strade tranquille, il profumo della legna che arde nei camini e l’eco lieve dei passi sulla pietra viva ci ricordano che la bellezza può essere semplice e profonda.
Pescasseroli non è solo una meta turistica, ma un luogo dell’anima. Qui la primavera è una promessa che si risveglia lentamente: tra le montagne che ancora trattengono qualche traccia di neve, la natura riprende il suo ciclo e il paese si riempie di vita, colori e storie da raccontare.
Questo angolo illuminato, affacciato sulla strada che attraversa il borgo, è solo un assaggio di ciò che Pescasseroli ha da offrire: un abbraccio di tradizione, natura e accoglienza. Passeggiare tra le sue vie al
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