Otranto è una delle perle più splendenti d’Italia: soprannominata “La Porta d’Oriente”, rappresenta la punta più a est dell’intera penisola, perfettamente incastonata all’interno dell’omonimo canale e affacciata sulla magnifica costa adriatica del Salento.
Otranto è una città tutta da scoprire, insieme eterogeneo di stili e influssi: da sempre contesa per la posizione strategica, è stata obiettivo di mire espansionistiche che, un po’ come cicatrici, ne segnano in modo indelebile il centro.
Città portuale e dunque aperta a recepire influssi culturali provenienti un po’ da ogni parte del mondo, fu una città di notevole importanza durante l’Impero Romano; influenzata dalla civiltà ellenica, fece parte del Regno di Costantinopoli e fu poi occupata da Longobardi, Normanni, Turchi e Spagnoli.
Il Borgo Antico è un intrico di strette viuzze lastricate in cui si respira aria di storia mescolata al profumo di mare e di macchia mediterranea, in un tripudio di colori che passa dal grigio della pietra, al bianco delle rocce calcaree, dal verde della pineta alle mille sfumature del mare.
I monumenti storici di Otranto
Tra storia e leggenda, gli edifici storici della città trasudano un passato antico e ricco di eventi: questo si rispecchia nella diversità degli stili che convivono, talvolta, persino nel medesimo edificio.
La Cattedrale
Si potrebbe affermare che, a Otranto, tutte le strade conducano a un punto preciso che ne rappresenta il cuore pulsante: la Cattedrale di Santa Maria Annunziata.
È la chiesa più imponente d’Europa, di quelle realizzate sui resti di una domus romana (poi tempio paleocristiano): fu costruita nel 1068 per volere del Vescovo normanno Guglielmo e da quel momento seguì gli eventi della città, presentando elementi stilistici e architettonici di epoca romana, bizantina, barocca e rinascimentale.
Nel 1480 fu teatro di un violento massacro perpetrato dai Turchi penetrati in città e che, qui, trovarono rifugiate 831 persone, tra esponenti del clero e civili.
Furono tutti massacrati e i loro resti depositati poi presso la Cappella della Cripta dei Santi Martiri, ancora oggi meta di pellegrinaggio.
Ciò che contraddistingue maggiormente la Cattedrale è il monumentale mosaico pavimentale realizzato con oltre 600.000 tessere e che raffigura la storia dell’uomo attraverso il grande intreccio dell’Albero della Vita.
Il Castello di Otranto
All’emblema della religiosità si contrappone l’altro monumento più famoso della città: il Castello Aragonese, gioiello di architettura militare che si interpone tra le antiche mura fortificate.
Costruito nel 1535 dai viceré spagnoli appartenenti alla Famiglia Toledo, è circondato da un ampio fossato e dotato di ponte levatoio: qui, a maggio, si svolgono le Giornate Medioevali, evento di forte richiamo turistico.
In centro, altre chiese e altri palazzi racchiudono tesori preziosi e documenti storici: uno degli edifici più antichi è la Chiesa di San Pietro (IX-X secolo), prima basilica della città, famosa per gli antichissimi affreschi presenti e la cupola che sormonta le tre piccole navate.
Palazzo Lopez
Palazzo Lopez, invece, ospita dal 1992 il Museo Diocesano che custodisce pitture, sculture e preziosi oggetti liturgici.
Girando per il centro, non sarà raro imbattersi in grosse palle di granito, testimonianza dell’assedio saraceno, mentre, scendendo verso la costa, si incontreranno i resti delle antiche torri di guardia: quella del Serpe risale all’epoca romana ed è connessa a varie leggende che si tramandano da secoli tra gli abitanti della città.
Le spiagge di Otranto
Alla bellezza storico-artistica di Otranto corrisponde quella naturalistica che fa di questa zona una delle mete marittime preferite dal turismo.
Le spiagge della zona rivelano uno dei tratti della costa salentina più incontaminati e selvaggi, con una varietà di contesti ambientali difficile da riassumere: aree rocciose e frastagliate si susseguono a tratti di spiaggia di sabbia finissima, alcune attrezzate con stabilimenti anche molto rinomati, altre nascoste e visibili solamente con la bassa marea.
Baia dei Turchi
La spiaggia più famosa è Baia dei Turchi, una spettacolare distesa di sabbia bianca, pochi km a nord della città, dove approdarono i Turchi nel 1480.
Proprio qui sorge una delle Masserie più belle del Salento, ovvero Masseria Mongiò dell’Elefante, dove poter trascorrere le proprie vacanze a contatto con la natura e a due passi dal mare.
Laghi Alimini
Appartiene all’Oasi protetta dei Laghi Alimini e nulla ha da invidiare a certi paesaggi caraibici: protetta dalla fitta macchia mediterranea, esplode all’improvviso col bianco delle rocce calcaree e il turchese del mare.
La più ampia è la spiaggia di Alimini, separata dai laghi da un lembo di terra ricco di vegetazione che permette di raggiungere a piedi questo angolo di paradiso, presso il quale sarà possibile soggiornare in uno dei numerosi stabilimenti balneari presenti.
Torre Sant’Andrea e Torre dell’Orso
A circa 20 km da Otranto, si incontra la spiaggia di Torre Sant’Andrea, col famoso Arco degli Innamorati, creato da un complesso di faraglioni che fuoriesce dal mare cristallino; proseguendo, si trova la famosa spiaggia di Torre dell’Orso, insignita della Bandiera Blu e caratterizzata da sabbia color argento e da “Le due sorelle”, due rocce esattamente speculari.
Porto Badisco
A sud di Otranto, invece, meriterà una visita la spiaggia di Porto Badisco, protetta da terrazze naturali e famosa per le numerose grotte di epoca neolitica qui rinvenute, la più famosa delle quali è quella dei Cervi (non visitabile), conosciuta anche come Antro di Enea: la leggenda vuole infatti, che proprio in questo punto sia sbarcato l’eroe greco, fuggendo da Troia.
Image by dinotabasso from Pixabay
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