Vigo di Fassa è un incantevole borgo ladino, posto su un ampio e soleggiato terrazzamento, ricco di storia e di attrattive culturali
La Pieve di San Giovanni ed il santuario di Santa Giuliana sono i simboli del paese, per secoli capoluogo religioso, amministrativo e politico della Val di Fassa. A metà via tra Moena e Canazei, da Vigo si raggiungono facilmente tutte le celebri vette delle Dolomiti (Patrimonio dell’Umanità Unesco), dai Monzoni ai gruppi del Catinaccio, Latemar, Sella e della Marmolada. Lo sapevate che Vigo fu uno dei primi centri turistici della valle? Fin dagli albori del XIX secolo iniziò ad essere frequentato da geologi ed alpinisti, ospitati nella Locanda Alla Corona d’Oro, inaugurata nell’estate del 1809.
Vigo conta anche un bel po’ di frazioni, tutte molto panoramiche, tra cui Tamion, piccolo rione a 4 km dal paese. E’ un borgo ancora molto tipico e tranquillo. In mezzo alle case con gli antichi fienili, c’è una piccola chiesetta dedicata alla Santissima Trinità. In estate, diverse passeggiate permettono di scoprire tutti questi deliziosi e caratteristici abitati. In inverno, invece, si segue l’itinerario dei presepi, a piedi o con le racchette da neve.
Il santuario di Santa Giuliana
Avete mai notato che le chiesette alpine hanno spesso il campanile e il tetto che puntano arditamente verso l’alto? Forse sarà per fare concorrenza alle nostre montagne! Il santuario gotico di Santa Giuliana (patrona della Val di Fassa), la cui esistenza è documentata fin dal 1237, è uno dei più antichi della valle e sorge addirittura su un luogo di culto preistorico, il castelliere del Ciaslìr. Sottostante la chiesa, è possibile visitare il Cimitero di Guerra che raccoglie le salme di 663 caduti del Primo Conflitto Mondiale, provenienti da diversi paesi allora appartenenti all’Impero Austroungarico.
Il Museo Ladino di Fassa
Volete approfondire la storia, la cultura, la lingua e le tradizioni della Val di Fassa? Non avete che da visitare il Museo Ladino a San Giovanni. Quello che i fassani chiamano lo “scrigno della memoria” raccoglie le collezioni etnografiche dell’Istitut Cultural Ladin. Ma non aspettatevi di girare tra sale polverose e vecchie esposizioni: il museo è un concentrato di modernità grazie ad un sistema multimediale all’avanguardia. Mediante il supporto di computer con touch-screen interattivi, è possibile accedere a più di 70 brevi filmati monotematici (con sonoro originale e testi in più lingue) che illustrano la storia dei Ladini di Fassa.
I “gioielli” della Val di Fassa
Vigo ospita la più completa collezione di minerali dolomitici, emersi dal mare 250 milioni di anni fa, raccolti ed accuratamente custoditi nel Museo Mineralogico Monzoni, a pochi passi dalla Pieve di San Giovanni. La Val di Fassa è infatti conosciuta in tutto il mondo per la straordinaria ricchezza di formazioni fossili e cristalline, originatesi grazie ai fenomeni di vulcanesimo che hanno interessato le Dolomiti nel lontano passato.
Sen Jan, San Giovanni
In passato questa frazione di Vigo era il centro religioso e spirituale della valle. La Pieve di San Giovanni era considerata la chiesa madre nella quale anticamente venivano battezzati tutti i nuovi nati di Fassa e dove si ricevevano i sacramenti. L’attuale edificio tardogotico fu edificato demolendo una più antica e meno estesa chiesa romanica che si ergeva a sua volta sui resti di una cappella di epoca carolingia dedicata a San Michele. Il suo ardito campanile, alto 67 m e rivestito di scandole di larice dalle tonalità rossicce, si armonizza perfettamente con il paesaggio circostante ed è ben riconoscibile anche dai paesi vicini.
Entorn Vich, l’evento clou dell’estate
E’ uno degli eventi di punta dell’estate a Vigo. Fra degustazioni di piatti della cucina ladina e prodotti locali, il tour enogastronomico sotto le stelle è servito! Passeggiando la sera per le vie del centro paese, completamente chiuso al traffico, potrete assistere anche a concerti, esibizioni di gruppi folk, “revival” di antichi mestieri con artisti e artigiani del paese.
Tratto da: www.visittrentino.info
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