Sulla sponda opposta del pianoro di Vulci si erge, isolato a dominare la profonda ansa del Fiora, il maestoso medievale Castello della Badia.
Oggi sede di un importante Museo Nazionale Archeologico nel quale sono esposti reperti provenienti dagli scavi archeologici di Vulci.
IL castello della Badia, sede del Museo Nazionale Archeologico.
Il castello ha origini molto antiche: nell’809 due nobili longobardi, Faulo e Autari fecero costruire la chiesa di S.Mamiliano donata all’ abbazia di Farfa. Il ricordo di questa antica costruzione vive nel nome attuale del castello medievale che sembra posto a guardia dell’ardito ponte dell’abbadia, di epoca etrusca.
Secondo la leggenda che vuole la distruzione di vulci ad opera dei saraceni nel 964 D.C. in quella stessa occasione anche l’abbazia fu rasa al suolo. Tuttavia numerosi documenti medievali continuano a citare l’abbazia tra le proprietà della chiesa. L’aspetto attuale del castello risale al XII secolo. Nel XIII secolo fu forse di proprietà dei templari: accanto ad esso si andò a formare un abitato che nel 1313 ospitava 96 famiglie. Gli Aldobrandeschi prima e i Farnese poi inserirono il castello tra le loro proprietà. Tra i grandi personaggi proprietari del castello medievale ricordiamo Luciano Bonaparte, principe di Canino, e Alessandro Torlonia.
All’interno del museo sono ospitati i ricchi corredi delle tombe di vulci, secondo un percorso che dall’epoca più antica (III millennio A.C.) giunge ai reperti archeologici di epoca romana, passando attraverso eleganti vasi etruschi in bucchero e raffinati vasi greci figurati.
il Parco Naturalistico Archeologico di Vulci organizza visite guidate al Museo Nazionale Archeologico di Vulci.
Visitabile: Si, pagamento
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